397 Ungheresi ! Se temete i disagi di lungo viaggio onde ritornare alle vostre case, ove \i richiamano ad onorata difesa, e patria, e padri, e spose, e figli, Venezia, propugnacolo immortale dell’italiana indipendenza, ospizio generoso di tutte le libere genti, vi olire amico ricetto. Venite a Venezia! Qui sarete nudriti, ricoverati, qui riceverete l’amplesso fraterno, e da qui avrete un facile tragitto per poi ritornare in seno alle vostre famiglie. Sia innalzata un’ara, sulla quale venga giurato eterno pacifico patto fra le due generose nazioni. Giurino amendue lo sterminio degli abbottonati austriaci, dei puzzolenti Croati, e da ambedue concordemente si gridi: Viva V Ungheria ! Viva /’ Italia ! Eroiche Sorelle. Viva IiOS ì UTII ! Viva MANIN ! Illustri Fratelli. GIOVAMI TOPPAN1. 22 Ottobre. COSMO il CAPO DELLE TRUPPE SELLO STATO TOETO ORDINE DEL GIORNO. Tutti gli ufficiali che si trovano in permesso a Venezia, appartenenti ai presidj dei Forti dell’estuario, oppure ai corpi che presidiano il litorale del medesimOj dovranno entro 24 ore partire da Venezia e recarsi ai loro Forti o corpi, mentre quelli che si troveranno in difetto di esecuzione, saranno posti in istato di disponibilità. Il Generale GUGLIELMO PEPE. 22 Ottobre. (dalla Gazzetta) Abbiamo notizie da Trieste in data del 20. Ivi da tre giorni mancavano le notizie di Vienna. — Si conosceva però che il relroguardo dei Croati era stato battuto dall’avanguardia ungherese, che il bano veniva così ad esser preso tra due fuochi, che lo spirito del parlilo liberale viennese ogni giorno più progredisce e che le truppe tedesche ed ungheresi, che ora stanno in Vienna e contorni, ammontano a 80,000 uomini. A Trieste poi le truppe sono consegnate nei quartieri e nei forti; il paese gode libertà di fare ogni manifestazione. Giulay e Martini si sentono Ungheresi ed ora liberali, e chiesero la loro dimissione. A Trieste si è sparsa pure la voce della grave malattia di Radetzky. Il commercio è nella massima deiezione. Le banconote perdono il 20 per 0/0 e si spezzano quelle di un fiorino in 4 parti per agevolarne il cambio. Il pezzo da 20 franchi vale 9 fiorini e mezzo. In generale poi domina uno spirito tutto italiano.