30 far cumulo nel bacino del popolo •— del popolo che ancora saluta esultante il vessillo della patria libertà! La voce dei ministri della religione deve tuonare dai pergami parole d’infervorata speranza, deve predicare ai fedeli accenti degni di menti e di cuori italiani! Sacerdoti di Dio, voi lo diceste ! La religione del Cristo è una religione di fratellanza e di libertà. Oh! è tempo che voi poniate in pratica le massime del suo Evangelio ! È tempo che tutti imitiate quanto fecero alcuni de’vostri fratelli ■— È tempo che la vostra voce rispettata e possente risuoni a Venezia come a Genova ed a Livorno ! Rammentatevi che la storia giudica di tutto e di tutti — rammentatevi che lo scrittore colla stessa penna e lo stesso inchiostro segna una eterna nota di lode od una eterna nota di biasiriro. — La patria! Ah questa voce che fa pur fremere il truce selvaggio delle isole, ed il freddo abitator di Lapponia, non commoverà le vostre anime, le anime di Voi, intendete, di Voi, preti italiani? Sacerdoti di Dio, voi lo sapete ! Molte voci si alzarono contro di voi — Smentendole col vostro fatto, vi potete coprire di gloria immortale. Che dunque attendete? Ministri dell’altare? Fra breve le argenterie delle Chiese forse vi saranno richieste per impiegarle a salvezza della patria — ¡Noi ci lusinghiamo che penetrati del santo oggetto cui sono destinate a servire, esse saranno senza contrasto deposte sul bacino del popolo — presso l’obolo del mendico — presso il centesimo del bambino — sul bacino del popolo alimentato da imperitura speranza. Nè sorga tema in Voi che la religione debba soffrire pella privazione di ciò che serve alla pompa esteriore dei riti — Noi vi diremo, sapere i credenti essere circondato il Dio degli eserciti da tale sfolgorante aureola di gloria da non aver d’uopo di argentei candelabri e frangie dorate per imporre agli occhi ed alle menti di chi prega — Noi vi diremo, che nei primi secoli dell’era cristiana quanto minore era la ricchezza dei templi, tanto maggiore si dimostrava la pietà dei fedeli — Noi vi diremo, Pontefici e Vescovi essersi privati più di una volta degli arredi sacri a prò della patria — Noi vi diremo, che il popolo allorquando non vedrà più nelle Chiese l’oggetto che gli arrestava l'occhio curioso, esclamerà contento s Offerto alla patria! Noi dicemo queste parole per farci interpreti pubblici di migliaia di voci; per dare un impulso alle vostre volontà se per avventura addormite — E noi siamo certi che questo grido gettato dal più profondo dell’anima nostra, correndo per tutta Italia, sarà tra breve seguito da un altro grido più forte — la narrazione di quanto per la causa che si combatte, avrete fatto e sarete per fare. Ai partigiani della pace ad ogni costo io non indirizzo le mie parole, poiché li giudico incapaci ad intenderle. A dispetto però di quella