364 STATO DELLA LOMBARDIA. Mori ara 1 ottobre. Appena uscito dalle unghie del nemico, ti scrivo; li scrivo per narrarti quanto ho veduto nella breve mia dimora a Milano, per descriverti l’orribile stato della nostra povera città. Dacché gli affari, che là mi aveano chiamato, contro mia voglia, mi lasciavano libera parte della giornata, non credetti di poter usare meglio il mio tempo, che girando di casa in casa, di via in via, per raccogliere dalla bocca del terzo e del quarto i dati statistici, che li rimetto. Non vi sono parole, che possano descrivere Io stato della nostra povera Milano. La città è tranquilla, perchè gli abitanti gemono sotto il peso della legge marziale; ma tutti sentono altamente la propria sventura, e la sopportano con quella dignità, che distingue quella buona ed eroica popolazione. Se finora non vi fu saccheggio a mano armata, se il militare non si è abbandonato alla licenza, gli è perchè venne organizzato il saccheggio così detto legale, che impoverisce le sostanze, arena il commercio, avvilisce o colpisce ogni classe di cittadini. In Milano è un andirivieni continuo di truppe di ogni reggimento; sembra che il maresciallo abbia disposto di formar qui il deposito del grosso dell’esercito; ad ogni modo però il militare qui residente non eccede, a calcoli fatti, i 30,000 uomini. La città, o per meglio dire la cassa del comune, spende circa 80,000 lire austriache al giorno per le esigenze militari e tale spesa rimonta al f> di agosto. Calcola che le caserme son piene di soldati, e ritieni per vere, e sulla parola d’onore, le seguenti notizie. Alloggiano truppe: nella chiesa annessa a quella di S. Celso; nel salone posteriore alla chiesa di S. Paolo; e nella casa Beretta, a S. Eufemia, si calcolano 190 uomini. La casa Strigelli, a S. Damiano, contiene 120 uomini; un battaglione del reggimento Kinsky è alloggiato nei portici superiori ed inferiori del palazzo della Contabilità: portici, che vennero tutti coperti di tele dall’alto al basso. Un corpo della gendarmeria è nella cavallerizza di casa Rescalli. Il locale del Conservatorio di musica, compresi gii appartamenti delle alunne, è occupato dalle truppe: così la casa Arese; la casa Visconti-Modrone, contiene 100 e più uomini; la casa Cusani ISO circa; 1« casa Isimbardi 400. Anche la casa Ala Ponzone, le scuole e palazzo di Brera, contengono soldati, la prima cioè 240, le scuole circa G00. Furono altresì occupati dalle truppe i locali di S. Marta, di S. Orsola, le scuole di S. Alessandro, la casa Dugnani, di proprietà della città, per 400 cacciatori. La Società d’incoraggiamento, contrada del Durino, le scuole comunali a S. Spirito, compreso il locale degli Asili di carità e la soppressa chiesa, pel secondo battaglione cacciatori, di 400 uomini. Il palazzo civico, in contrada di Bassano Porone, il Seminario grande, il Seminario della canonica pel reggimento Prohaska, il palazzo di governo, il vicereale, eoa gli appartamenti della Cancelleria e dei consiglieri, il locale del Casino di S. Giuseppe pei polizzai, che ora presero il nome di