458 Il rimanente della sessione è cosi compilalo dalla Concordia: « Era questo il vero modo di costringere il ministero ad uscire dalle ambagi e ad esprimere una franca parola. 1/approvazione, onde queste proposi, zioni del deputato Valerio vennero accoltoj ci porse fiducia che la discussione si sarebbe continuata su questo terreno. Ai signori Cassinis, Cavour c liicolli piacque trasportare il combattimento sovra altro terreno^ e distogliere l’attenzione da quanto veniva chiaramente enunciato. 11 conte Cavour, clic lungamente difese il gabinetto, e spiegò la politica esterna, non poteva rispondere alle formali interpellanze; il ministero non si mostrò alla tribuna. Gli oratori dell’opposizione non avrebbero dovuto scostarsi da quelle Ire domande; qualsivoglia risposta avrebbe condotto ad un volo; il silenzio assoluto del ministero era impossibile, o ne sarebbero scaturiti elfetti peggiori di una spiegazione qualunque, l’crciò il deputato Sinco, che con severità di raziocinio e intelligenza rara, esaminò gli atti principali della dittatura bimestrale, invece di formulare troppe e troppo vaghe interpellazioni, meglio avrebbe giovato alla causa, se si fosse circoscritto in meno vasto campo. E il deputato Mellana, anch’esso, ribattendo parecchie asserzioni dal sig. Pinclli nel giorno antecedente emesse, maggiore efficacia avrebbe forse impresso al suo dire, se le buone ragioni addotte avesse tirale alla prestabilita sentenza. Il suo discorso schiarì in vero la politica ministeriale; con chi trattate voi? egli disse: a Vienna non c’è più nè imperatore, nè governo; e, quando pure le basi della mediazione fossero sottoscritte, quale sarebbe la condizione del Lombardo-Veneto fino al trattalo di pace, che voi stessi affermate poter rimanere pendente, durante uno o due anni? A chi sarebbero consegnale le quattro fortezze? Parlare d’indipendenza, finché Peschiera, Mantova, Verona e Le* gnago sono in potere dell’Austria, è derisione. « Noi crediamo adunque che nella seduta d’oggi la questione sia stala posta sopra il vero suo terreno: ultimatum all'Austria per l’accel-tazione delle basi delle trattative; dichiarazione se, in caso che la ripresa delle ostilità diventasse urgente, l’esercito si tro\a parato alla circostanza; vero significato della pace onorevole. « La Camera insista sopra tali inchieste; il ministero dee spiegarsi; le sue parole provocheranno un ordine del giorno motivato, c la votazione deciderà tra i due sistemi: tra una tregua inonorata e rovinosa ed una guerra pronta c promettitrice di non dubbi Successi. » La Gazzella di Gratz del 16 corrente porta sotto ultime notizie quanto segue: » Jellacic ha occupalo il palazzo imperiale di Schönbrunn e le località di Fünf c Sechshaus, ed ha fissato il suo quartier generale nel silo nominalo auf der Mauer. Assicurò ad un’altra deputazione non aver che intenzioni pacifiche c attender ulteriori ordini dall’ imperatore entro l2i ore. — Loehner c Kudlich dicesi essere ritornati dalla loro missione presso 1‘ imperatore e aver portala la notizia che il monarca abbia ordinalo 28 Ottobre. ' Vienna 14 ottobre.