Ili 2. Quelli per altri paesi Italiani ed Esteri soggiacciono al bollo di lire sei. 3. I fogli di via, che tengono luogo di passaporti unicamente per le persone di servigio, pei giornali e per quelli che vivono ristrettamente col frutto delle materiali loro fatiche, soggiacciono al bollo di centesimi trenta. 4. Il Comitato di pubblica vigilanza e la Prefettura d’ordine pubblico sono incaricati dell’ esecuzione del presente decreto. I due corpi di volontarii italiani, la legione Zambeccari e l’universitaria romana, giungevano dalla Romagna in Venezia, col nome di valorosi acquistatosi in diversi fatti d’arme nel Veneto, per cui ebbero lode dallo stesso nemico, uso a guardare con disprezzo tutto ciò cb’è italiano. Ieri fecero bellissima mostra di sè in piazza di San Marco, dove il comandante generale Pepe ed il Manin li passavano in revista. Tutti ammiravano la tenuta marziale ed il visibile ardore di pugnare per l’Italia di que’militi eletti: ed il generale comandante altamente ne li commendava. Que’due corpi italici, composti di gioventù scelta, delle migliori condizioni sociali, contengono militi, non solo dello stalo Pontificio, ma di Toscana e di Lombardia e d’altre parti d’Italia, e segnatamente del Veneto, che diede ad essi circa un terzo dc’loro componenti. Italiana è la loro bandiera, perchè il nome d’Italia hanno scritto nel loro cuore; e vennero a Venezia, conscii dell’importanza nazionale, che ha adesso questa città. Nella legione universitaria si vide cosa commovente, e che dee persuadere tutta l’Europa essere qui indomabile l’odio alla straniera dominazione, e che pace non v’avrà nè in Italia, nè altrove, se intera non ci si restituisce questa volta la nostra nazionalità ed indipendenza. Un giovanetto di Passano, intorno ai dodici anni d’elà_, che studiava a Padova nelle scuole elementari, dopo i fatti di marzo prese aneli’egli il fucile, e fu costante in lutti gli scontri clic sostenne il suo corpo contro il nemico, e corse tutte le vicende di esso. Il nome del più giovane combatlente d’Italia è Andrea Fullo. Un altro giovanetto, che non sorpassa i quindici anni, è il conte Luigi Mancurti, che lasciò Imola, suo paese natale, per venire anch’esso a conquistarsi una patria, francandola dalla straniera servitù. I fanciulli di Bologna, questi giovanetti ed altri molti, che di tenera età si misero spontanei nelle file dei combattenti, provano che l’insofferenza d’ogni soggezione agli estranei qui si accrescerà sempre più nelle nuove generazioni. Essi si sforzerebbero tanto più d’essere indipendenti, perche, liberi, avrebbero una lunga vita da godere. MANIN — GRAZIANI — CAVEDALIS. 17 Settembj'e,