142 fulura composizione d’Italia,: Il gabinetto di Vienna propone di costituire la Lombardia e la Venezia in uno stato separato dall’impero austriaco, con un’amministrazione distinta e con istituzioni costituzionali, ma mantenuto tuttavia sotto l’alta sovranità dell'imperatore: in una parola, uit ordinamento analogo a quello deli’Ungheria. Il giornale 1’ Assemblee Nationale assicura che, oltre alla pretensione dell’Austria di conservare una certa sovranità sulle provincie italiane, di cui la Francia vuole l’indipendenza, il gabinetto di Vienna esige grandi compensi pecuniarii. Se queste pretensioni non riguardano che un’ equa partizione del debito dell’impero a carico degli stati italiani, si assicura che esse potranno essere accettate. Se si può credere alla voce che corre, l’Austria avrebbe domandato, e la Francia accettato, non già l’aggiunta della Russia alle due potenze mediatrici, ma il suo intervento puramente ufficioso nelle negoziazioni. 20 Settembre. (dall’ Indipendente) DELL’ EMIGRAZIONE E DEL BATTAGLIONE DELLA GUARDIA NAZIONALE MOBILE LOMBARDA. La consulta di Lombardia fu chiamata a Torino. — II suo passato contro il quale protestava quanto v’ ha di libero in Italia, l’inettezza dei suoi alti come governo provvisorio, i suoi falli vanno forse ad essere suggellali da una nuova colpa politica. Gli uomini ond’ è composta, sono que-glino stessi che in Lombardia rappicciolirono il vasto concetto della libertà nazionale, queglino stessi che con incredibile imprevidenza affrettarono le incili vittorie austriache, sono alla line coloro che giunta l’ora del supremo pericolo furono costretti di lasciare il non conferito e male esercitato potere, impauriti cosi dalla coscienza delle opere loro come dal disinganno del popolo che gli avrebbe rigorosamente giudicati. li potere negli ultimi giorni, per volontà e fede di popolo, era trapassalo in mani vergini di colpe, in uomini devoti senza alcuno studio di parte alla salvezza del paese. Ma tuttavia il governo provvisorio, morto davanti alla misteriosa seoniitta di Somma-Campagna, rinasce dalle sue ceneri dopo il vituperoso armistizio sottoscritto Salasco; e noi protestiamo,, e solennemente protestiamo contro codesta risurrezione. Perciò, allo stesso modo onde non riconoscemmo quegli alti del governo provvisorio, i quali tradivano la nostra causa, cosi ora noi dichiariamo altamente illegale e nulla qualunque sanzione di questo potere allora tollerato, ed ora caduto, la quale mirasse a disgregare le sorti della Lombardia da quelle della Venezia. Unite in un’ amara comunanza di dolori, rideste da un solo libero pensiero, esse davano opera alta cacciata dell oppressore, e con vincoli d’ alletto si fortificavano all’ impresa. Aggirate di poi dalle sorde mene dinastiche, si cercava rattiepidire in es*e