90 zione del proprio mandato? Ebbene! i fatti si travisino colla più aperta menzogna, e l’Assemblea, non solo si terrà paga, ma risponderà cogli applausi al ministro, che si fa beile eli lei. » Tale è lo spettacolo, clic ci si presentò allo sguardo, leggendo il rendiconto della seduta del 17 agosto della Dieta nazionale di Vienna. Ognuno ricorda la repentina occupazione di Ferrara, le taglie imposte, le minacce di esterminio, intimate nei proclami ufficiali del generale Lich-lenstein ; ognuno ricorda la mossa sopra Bologna, l'occupazione delle porte di quella città, gl’insolenti minacciosi proclami ufficiali del maresciallo Welden, e le inevitabili taglie, imposte in uno stato troppo longanimemente amico; questi sono latti recentissimi, e che sono attestati dagli stessi documenti ufficiali degli Austriaci. Ora veggiamo a quali proporzioni riduca il ministro la violazione del territorio pontificio. Welden, entrato nelle legazioni per ¡scacciare i Crociati, aveva stipulato una convenzione per l’allontanamento di essi, e stava per partire. Quando, fidando nella convenzione, alcuni ufficiali vollero visitare Bologna, e furono proditoriamente assassinati; ed allora il generale Perglass ordinò il cannoneggiamento di Bologna. Si richiamino alla memoria le relazioni ufficiali di questi fatti, si paragonino con queste spiegazioni, e veggasi so era possibile mentire più sfacciatamente ! » Sermide, di cui, per attenuare l’importanza, parlasi come di un meschino villaggio, mentre è un cospicuo borgo, capoluogo di distretto, sede di una giudicatura di prima istanza, e popoloso di forse quattromila abitanti; Sermide, che fu incendiato, come narrano tutte le ufficiali relazioni, per calcolata vendetta, onde punire in quegli abitanti il generoso slancio, con cui eransi adoperati nella guerra dell’indipendenza, per quel sentimento naturale, incancellabile, che Dio ha scolpilo nel cuore dell’uomo. Sermide, ad udire il sig. Ministro, fu incendiato per legittima difesa, avendo assalito proditoriamente le truppe che attraversavano la piazza maggiore ! » Ma ove più sfacciata palesasi la menzogna, è nel fatto di Modena. Il maresciallo Welden va a Modena, preceduto da proclami che accennano al ristabilimento del duellino ; ci va accompagnato dal duca stesso, e sostenuto da un corpo di 10,000 uomini. Alcuni contadini, o per personali interessi, o per ¡stornare dal loro capo lo sdegno conosciuto del loro antico padrone, vanno incontro a lui e lo festeggiano; e si osa affermare che il popolo delle campagne ha voluto il ristabilimento del duca! Ma non depongono contro questa impudente menzogna, e la rivoluzione operala, e l’aggregazione con libero voto all’Italia settentrionale, e la recente numerosissima migrazione, e la recentissima, quasi totale, defezione delle truppe estensi? Provate, sig. Welden, ad allontanare da Modena i vostri Tedeschi, e vedrete. » Eppure contro tante menzogne, eh’erano anche uno scherno, non levossi nella Dieta una voce di disapprovazione! Noi 11011 vogliamo accusare quell’Assemblea d'ipocrita complicità; noi vogliamo solo attribuire ad imperizia di forme costituzionali il silenzio servato. I^elF Assemblea di l'rancia, in cui ciascun rappresentante si tiene al corrente della condizione politica dell’Europa, in cui l’abitudine alla discussione è più provetta,