392 21 Ottobre. (dalla Gazzetta) Leggiamo nc\V Epoca di Roma, del 14, questa misteriosa notizia: « A Rovigo l’autorità italiana era già stata costituita, e di là partivano gli Austriaci. » Le corrispondenze di Milano, in data del 12, recate dal giornale piemontese l’Opinione, confermano nella loro sostanza i dissapori fra’militari dell’armata di Lombardia. Ufficiali croati ed ungheri protestano di voler partire per la loro patria; i più esigenti furono arrestati. Il malumore scese nei soldati, che camminano ora cauti e paurosi, massime in Milano. Molti ufficiali mandano via la loro roba; ed a Brescia, il 9 ottobre, fu imposto alla guarnigione di ritirarsi nelle caserme al primo colpo di cannone; al secondo di mettersi in ordine per partire; al terzo di uscire da Porta Torrelunga. A Pavia vennero alle mani Croati ed Ungheresi. In Milano, la notizia che i due reggimenti Ceecopieri e Nostilz avevano preso parte nella rivoluzione di Vienna a prò’ degli Ungheresi, produsse parecchie dimostrazioni, nelle quali alzaronsi le grida di: Viva l’Italia! Viva gli Ungheresi! Questi vi risposero e si mostrarono commossi. Una deputazione di 5 ufficiali si portò dal Generale in capo, per ottenere il congedo; ma furono invece messi in fortezza. Allora, soldati in gran numero si recarono sulla piazza d’armi e domandarono altamente la liberazione degli ufficiali, aggiungendo che volevano il congedo anche essi. Invece di Radetzky, ammalato, un arciduchino si recò ad arringarli; ma fu accolto con grida di disapprovazione, talché vuoisi che il comando superiore dell’esercito sia stato costretto a rilasciarli per non aumentare il malcontento. Alessandria 12 ottobre. L’Intendenza di guerra ha chiesto al nostro Municipio locali per contenere sessanta carri appartenenti al treno delie artiglierie. Tutto che vediamo accadere sotto i nostri occhi, accenna al ripiglio delle ostilità. Siamo assicurati che alcuni corpi hanno avuto l’ordine di tenersi pronti alla partenza. S’indicano i varii punti della frontiera, in cui saranno concentrati. Ci gode l’animo di poter annunziare, che le truppe qui di presidio si mostrano pronte ed animate da spiriti eccellenti. Tutti mostrano 1" impazienza più decisa di venire alle mani. Sono addestrati agli esercizii militari colla più grande attività, specialmente al tiro del bersaglio. Le opere di fortificazione intorno alla città volgono al loro compimento. La nostra piazza d’armi presenta l’aspetto d’uu vasto campo, fortemente trincerato. Più di mille bocche di cannoni la renderanno inaccessibile a qualunque attacco. I varii guadi del Tanaro sono resi a