341 Non tentate dunque d’illuderci, o predicatori di pace e di pazienza; o voi siete stolti, o siete venduti ai nemici nostri e d'Italia —. Il progresso, quel progresso da cui lutto sperate, è quello appunto che ci aperse gli occhi sui nostri diritti, sull’infàmia che ci lordala fronte, sul bisogno di redimerci a prezzo delle sostanze e della vita; è per esso, e con esso che si combatte la guerra italiana, la guerra della redenzione ili tutte le nazionalità: che 11011 è guerra nostra soltanto, ma guerra di tulli i popoli civilizzali contro l’oppressione, e contro il dispotismo. Progresso ! 0 apostoli, predicate la moderazione ai nostri nemici allora che ci rubano le case, ci stuprano le vergini, ci uccidono le madri, le sorelle, i padri, i figliuoli, ci spogliano e profanano le chiese, c’incendiano i borghi; allora andate tra essi e predicate! — Orde di barbari, che non hanno d'uomo chilo che l’apparenza, capitanate da barbari più ancora feroci ed ingordi ! Ed ora che fanno, ora che rioccuparono le terre nostre? Non ci stanno sempre col ferro alla gola, non continuano a spogliarci, o noi continueranno finché ci resti una vesto da coprirci, un pane da sfamarci ? — Gl’infami assassini! E voi predicate pazienza, pazienza? 0 popolo, caccia da te gl’ingannatori; la tua redenzione sta nella tua forza, conoscila e l’usa: e spariranno come ombra le orde dei barbari, che ti succiano il sangue. Poscritto. Venezia 15 ottobre, ore 4 poni. I fogli di Trieste, oggi ricevuti, ci recano le seguenti notizie di Vienna che vanno sino al 9 : Trieste 12 ottobre. Le notizie che ci giunsero oggi da Vienna sono più tranquillanti. Il nostro corrispondente di colà ci scrive in data 8 corrente (ore 2 poni.) che la notte passò quieta e che sino a quell’ora non era avvenuto alcun altro disordine. Però grande é Vagitazione. Molti fuggono dalla città e vanno alla campagna. Una lettera del comandante militare, conte Auer-sperg, al Consiglio dei ministri, e che venne pubblicata, sembra aver fatto buon effetto. Dessa è del seguente tenore: » Gli avvenimenti di ieri mi hanno determinato di concentrare in un solo punto strategico le truppe disperse in diverse caserme, per metterle al sicuro d’ogni ulteriore insulto o aggressione. » Non vi è in questa disposizione nessuna mira nemica, ed anzi, ritornando la quiete e cessando le aggressioni contro il militare, sulle (piali però circolano ancora in questo momento diverse voci, io sarò prontissimo di desistere da questa misura straordinaria e di ritornare nelle solile relazioni. » Sopra le avvenute ostilità da parte del militare ho di già reiteratamente esternato la mia dispiacenza, nonché dato l’assicurazione che i» proposito sono stale emesse le più severe proibizioni. » Vienna, il 7 ottobre -1848. » Cokte AUERSPERG tenente-maresciallo. «