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ottobre, attivata invece una nuova contribuzione fondiaria per mantenere l’esercito, la cui spesa è intieramente (il sapevamo già) a carico di </»e-sle provincie — ed ecco il dì 6 una requisizione pei villaggi, per cui al conladiuo è tolto il letto sul quale polea riposare, la sola schiavina di cui poteva ricoprirsi!
     Ma, a non parer sempre triste, darò line alla cronaca con un eroico tratto di valore croato del dì 6. Al ponte di Brenta eransi collocate alcune delle barche, che usano per la costruzione dei ponti, nel cortile di Cà Giov anelli, e là le si custodivano da parecchi Croati. Era notte, illuminata da una luna bellissima, allorché una mansueta asinella, scioltasi dalla stalla, venne lenta sul prato a rodere l’erba. Al rumore del passo vicino, alla vista dell’ombra spaventosa, il Croato di guardia grida all’ar-me_, replica il grido, e, non inteso dalla somarella, le volge contro e scarica il lucile. 11 colpo fu invano, nè l’animale se ne curò, nè si smosse; ma ecco i Croati balzano dal loro covo, s’armano, corseggiano il quieto villaggio, ed arrestano un vecchio pentolaio, che placidamente dormiva sul suo lettuccio, e lo incatenano: perchè? il perchè lo sapranno essi, o meglio noi sanno; ma tutto deve cominciare e finire col terrore: sebbene sia molto più il loro che il nostro. E già siamo prossimi allo sviluppo. Questo è il sentimento, e il bisogno generale.
     Or qui le muraglie si coprono di scritture da mattina a sera, ognora più aperte, più minacciose; nè giovò che la Polizia, passatemi la parola bieca, stanca e impotente al cancellarle, decretasse l’arresto contro il proprietario dello stabile, sulle cui pareti sta la scrittura. Ci metteranno tutti in arresto! — Eccovi alcune di quelle care note: Chi è il nemico degl’ Italiani ? 1/Justria. — Non vogliamo impero, nè Costituzione, ma via, via, via! — Vespri — Balilla dorme? — È pure energico il nostro popolo ne’suoi scritti! Ma lo sarà molto più nelle sue opere giunto che sia il momento opportuno.
     ler sera furono fatti molti arresti, perchè il popolo, animatissimo, cantava per le vie inni nazionali. Molli Croati furono ben pettinati; vogliono mangiare e bere a crepapancia senza spendere un quattrino. Eh! amico mio, io veggo che il popolo ogni giorno più fa progressi, e ciò mi conforta.
     A Vicenza, lettere recenti recano che sono stati obbligali i proprie-tarii delle ville sol Monte Borico a restaurarle e fornirle di mobili a spese loro. Si ordinò che vi fossero poste delle stufe : è però vietato ai pro-prietarii l’abitarle. Quelle povere ville furono saccheggiate; quello, che era buono e trasportabile, fu rubato, il resto distrutto. Ma la perdila per sempre lacrimabile sarà quella del Cenacolo di Paolo Veronese, che era nel refettorio de’PP. Serviti della Madonna; stupendo dipinto, che fu recato a Parigi dai Francesi, che non distruggevano i capolavori dell’arte. Se il maresciallo Radelzky lo avesse portato nella sua galleria, s’avrebbe potuto nutrire speranza di ricuperarlo. Ma i Magiari e i Croati, buoni amici quando si tratta di far male all’Italia, l’hanno (come già dicemmo) posto in pezzi. E pure le gazzette, le Assemblee germaniche si sdegnano perchè chiamiamo barbari gli oppressori d’Italia! E poi si vuole decre-