264 ne, altrettanto riconoscenti per questo compenso, quanto tolleranti e pazienti nelle privazioni continue di cibo e di vestito. Nel giorno 2G, alle ore 8 e 1/2 antim., alcuni soldati di Osoppo uscirono dal paese colle sole baionette. Era un arbitrio ed una imprudenza che rinnovavano, perchè anche il giorno prima avevan saputo caricar una pattuglia colla sola baionetta, al casale Picco, fuor del paese. Gli Austriaci perciò li aspettavano, e tendevano loro un agguato per farli possibilmente prigionieri; ma, accortosi dall’alto del tentativo il maggior Andervolti, venne spedita una pattuglia di 30 uomini, che caricò improvvisamente il nemico, e s’impegnò un fuoco di tiragliatori, che durò per 3 ore circa. Il nemico venne respinto e fugato, ed ebbe molti morti; i nostri 3 feriti soltanto. Anche questo falto, causato da una insubordinazione, appalesa però quanto sia il valore di quei soldati e il loro accanimento contro quei mostri. NOTIZIE DELLO SBLOCCO PER MARE DI VENEZIA. Abbiamo da buona fonte in data di Pirano 4 corrente la seguente notizia: » Il arrive à l’instant un aide-de-camp du quartier général Welden, portant l’ordre à la division navale de ne pas resserrer le blocus de Venise et de ses relâcher de rigueur dans la poursuite des bâtiments. « Eccone la traduzione: » Giugne in questo punto un aiutante di campo dal quartier generale del generale Welden, il quale porta l’ordine alla divisione navale di non ristringere il blocco di Venezia e di allentar il rigore nell’inseguimento dei legni. 6 Ottobre. (dalla Gazzetta) La Démocratie pacifique del 25 settembre contiene i due articoli che seguono intorno le cose d’Italia: MOSTRUOSA DOPPIEZZA DELLA POLITICA AUSTRIACA. È difficile rendersi ragione del silenzio serbato dal governo francese rispetto alla cose d’Italia. Da più che venti giorni, da che la mediazione fu accettata, tal grave questione sembra non aver fatto niun passo. E tuttavia le vendette di Radetzky insanguinano ed immergon nel lutto la povera Lombardia; il paese taglieggiato in mille forme, gli abitanti passati per l’armi e martirizzati con la bastonatura, tutti codesti atti di un’orrenda tirannia avrebbero dovuto spingere il ministero francese a tendere una mano fraterna al generoso popolo lombardo, oppresso sotto il peso, ma non domato. Il governo francese vedrà egli ancora con occhio asciutto tali atti da cannibali? In difetto di spiegazione da parte del ministero, ecco ciò che possiamo affermare :