<*> 157 supplizio, dell’ annegare in canal orfano, non ne abbiamo trovato traccia nelle scritture esaminate intorno al presente argomento. E perchè non ve n’ ha traccia, crediamo volentieri a quello che abbiamo udito da coloro che sedettero fra i dicci, e furono inquisitori di Stato, cioè, questo annegamento essere baja al di sotto della critica. Quando il supplizio di morte era pubblico, od il cadavere del reo giustiziato in carcere si esponeva al pubblico, si stampava la sentenza, e la si stampava sempre nel caso di bando. Negli altri casi non la si stampava* E questo accreditò quel dirsi che si faceva sparire un uomo. In molti casi, oltre al supplizio di morte e al bando, si poneva, per ordine dei dieci e degli altri magistrati, una lapide d’infamia dove era scolpito il nome del reo, le sue colpe, la condanna. Per lo più, le lapidi d’infamia portano il nome di nobili veneziani, e ve ne hanno ancora, e possono leggersi nel palazzo ducale. Prova della giustizia uguale per tutti. Negli atti del consiglio dei dieci, troviamo annotale alcune cose che ripugnano alla probità che i governi dovrebbero avere, siccome gli uomini. Si trovano offerte di avvelenare i nemici della repubblica ai dieci, e le offerte furono accettate. È però vero che nessuno fu avvelenato, nè storico alcuno è che parli di tentativi di avvelenamento di alcuno. Chi volesse scusare i dieci della colpa d’ avere accettato le offerte, sarebbe indegno della stima di sè stesso, non che di quella degli altri. Riflettiamo però che, per giudicare del passato, al passato si deve condursi. Che tempi fossero quelli ne’ quali si accettava l’offerta, tutti sanno. E se nei nostri tempi si rispettano le vite di chi colla sua vita è obice alla sicurezza di un impero, benediciamo pure ai tempi nostri. E si compianga pure, si maledica ai tempi, ne’quali presso tutti i popoli del mondo si pensavano e si compravano delitti simili. Colui però i padri del quale sono senza peccato, sia il primo a scagliare la pietra contra ai Veneziani. Sul reato di Antonio Foscarini, la storia pende incerta. Sappiamo lui essere stato uomo fornito d’ingegno, ma di carattere