416 nazionalità, i popoli salutarono confortati l'inaugurazione cTima nuora generosa politica fondata non su diritti usurpati da principi e sulla cieca forza brutale, ma sull’eterna giustizia e sulla coscienza delle nazioni. lì quando dopo i disastri toccati, per colpa dei capi, alFarmi italiane nella Lombardia, e poi che un tradimento ebbe prodotto la capitolazione di Milano e .l’armistìzio del 9 agosto, fu chiesto appoggio alla Francia, e s’ebbe risposta che la Francia s’adoprerébbe per la pacificazione e per l’emancipazione d’Italia, 1 Italia salutò con gioia la nuova potenza alleata, e una prossima applicazione del santo principio proclamato nei primordii della repubblica. Fiduciosi oggi, come allora, nelle intenzioni della nazione francese, e nella sincerità delie credenze che formano Pessenza della sua vita politica, pur commossi dalle affermazioni della stampa intorno a pretesi concetti dì mediazione, che riconoscendo l’indipendenza della Lombardia, abbandonerebbe alla dominazione più o meno temperata dell’ Austria le provincie venete, i sottoscritti, interpreti del voto dei loro concittadini italiani, e certi d’averne l’assenso, credono debito loro verso l’Italia e verso la Francia stessa, di dichiarare solennemente: Che, per opinione pubblicamente espressa nei due ultimi anni dalFAIpi alia Sicilia, per fatti noti comprovanti la fermezza di quell’opinione, per l’insurrezione Lombardo-Veneta iniziata quando appunto l’Austria impaurita concedeva libertà civili e politiche, per la parte presa da uomini di tutte le terre italiane nella guerra che ne seguì; il moto italiano è moto nazionale anzitutto, e tendente essenzialmente all’unificazione italiana e all’affrancamento del territorio da ogni diretta o indiretta dominazione Straniera; Che tradirebbe l’intento di pacificazione cercato e i bisogni della ¡Nazione, qualunque concetto dimenticasse quel carattere irrevocabilmente assunto dai nostri moti, e che la coscienza del popolo italiano ne respingerebbe energicamente l’adempimento; Che, nel easo speciale più direttamente contemplato dalla diplomazia, comunanza di sventure, comunanza di desiderii per lunghi anni 1111-driti contro il comune giogo straniero, comunanza d’interessi materiali e finanzieri, unità di censimento e di debito pubblico, promiscuità di possessi, vincoli strettì tra le famiglie, armonie di tendenze e d’intime simpatie, battesimo di guerra iniziata ad un tempo e sostenuta con armi comuni, ogni cosa si riunisce ad annodare di vincolo indissolubile le sorti delle provincie Venete, e della Lombardia; vincolo tanto sentito che il governo lombardo ricusò due mesi addietro, per non infrangerlo, l’indi-pendenza fino all’Adige proposta dall’Austria; Che tradirebbe l’intento di pacificazione locale cercato e i bisogni delle provincie Lombardo-Venete qualunque mediazione tendesse a smembrarle o dividerle, e che la coscienza degl’italiani della Venezia oggi ancora combattenti e degl’italiani di Lombardia decisi a nuovamente combattere per la loro indipendenza e per la santa causa della nazione nc respingerebbe con energia Io sviluppo; Forti del loro diritto, della missione fidata da Dio alla Francia, ? della lealtà del popolo francese e dell'Assemblea che lo rappresenta, i