484 pubblicano, e se egli credesse di potere entrare nella Lombardia, non si arresterebbe dal farlo: se non entra, credetelo, è segno che comprende di non poterlo fare. (Rumori.) Passo all'interpellanza Sineo, che in verità non comprendo bene. Ad ogni modo io dico che tutto quello che ha fatto il ministero era diretto allo scopo di rilevare il morale dell’esercito; che si è fatto tutto quello che si è in coscienza creduto di dover fare; se si crede che il ministero abbia in qualche cosa mancato, si rilevi il non fatto per poter portare giudizio sopra di esso. Si rimprovera il ministro dell’interno perchè abbia detto che l’esercito austriaco è molto disciplinato. Disciplina è più che subordinazione. Disciplina è la pratica di tutti i doveri del militare. Ora io dico che l’esercito piemontese non ha la disciplina dell’austriaco. Certo che vi supplisce col valore, ma in quanto a disciplina, bisogna pur dirlo, si mostrò inferiore anche durante la campagna (Disapprovazione dalla ringhiera.) io dissi (in dal principio della guerra, e lo dissi invano, che in pochi mesi non si forma un’armata: e certo l’armata fece più di quello che si poteva aspettare da lei. La prova poi che l’esercito austriaco sia disciplinato sta in ciò, che essendo composto di nazioni diverse e nemiche, sta tuttavia unito, talché ed Ungheresi ed Italiani hanno combattuto contro di noi. Nessuno poteva pretendere nè da me, nè da verun altro ministro che si facesse in due mesi un’armata che abbia la disciplina austriaca. 10 debbo con dolore scoprire un’altra piaga. Ma già i nostri nemici conoscono abbastanza i nostri fatti, e forse hanno i loro esploratori anche in questo recinto. (Rumori.) Non credo d’ingiuriare nessuno dicendo questo. Noi abbiamo troppi uomini: la maggior parte dei soldati hanno 35 a 40 anni; ebbene io penso che sarebbe utile di mandarli a casa, particolarmente quelli del 12.° e lo.0 reggimento. Le iìle dell’armata si rinforzerebbero, rimanendovi solo i più robusti, e vi supplirei piuttosto col chiamare la leva dell’anno venturo. (Rumori.) Voi direte perchè non farlo quando l’avete creduto utile? ebbene io vi rispondo, non ho osato, ho temuto i rimproveri che si aggravavano già in varii modi sulla mia persona. (Oh! oh! rumori.) Io desiderai la riapertura del Parlamento per ¿sgravarmi di queste difficoltà, e lo dichiaro apertamente. Disse il sig. deputato Mediana che il governo dovrebbe avere un’armata mobile di 50,000 uomini; e gli rispondo che noi l’abbiamo, e che fra pochi giorni sarà aumentata. Finalmente al sig. Sineo, il quale dice che il ministero ha lo spauracchio della repubblica, rispondo francamente: No; a me non fa paura uè il rosso nò il bleù. lo credo che il vessillo tricolore basti alla salvezza d’Italia; e questo solo è il mio vessillo. 11 deputato Grandis, battendo le mani. (Bravo! bravo!) Brofìerio. L'Dalia ha sofferto, così esclamava il ministero che ora scese da questa bigoncia, l’Italia ha sofTerlo tanti secoli, e non potrà più soffrire alcuni giorni? Appunto perché l’Italia ha sofferto tanti secoli, è tempo clic cessi di soflrire: ed è in nome delle sue sofferenze, dei suoi patimenti, dei martirii suoi, che io sorgo un’altra volta a propugnare la guerra. E qui 1 oratore