-177 pur essa cedere per ignavia o per colpa italiana se di sussidii non le saranno larghe quelle città ch’or s’accontentano di chiamarla gloriosa, e se Finvocato soccorso straniero non affretterà a liberarla dalle insidie nemiche. A questo punto supremo riduconsi le cose italiane. Tutto fu perduto per colpa nostra. F. quand’anche la generosa Francia mandasse i suoi eserciti in nostro aiuto, rimarrà sempre per noi indelebile la vergogna che 24 milioni di uomini non abbian saputo respingere 100 mila invasori stranieri. ■O OW - Uno scrittore italiano, che gli ultimi avvenimenti trassero a Parigi, pubblicava nell’Ere nouvelle un articolo in francese sulle circostanze attuali, che stimiamo opportuno qui riferire, II lato positivo della quistione italiana. La fratellanza, la beneficenza, e la gloria, sono grandi parole che adoperansi da molti anni, e che hanno sempre un senso per le anime oneste, e per le menti vaste, ma di cui non bisogna abusare quando si parla di politica: ve ne sono altre, che gli uomini di stato devono prendere in considerazione quando si traila dei destini dei popoli, cioè la possibilità, la sicurezza, ed il vantaggio, Io chieggo se è possibile, se è sicuro, se è vantaggioso per la Francia di soccorrere F Italia, e rispondo di sì, purché si vada d’accordo sulla qualità del soccorso. L’intervento armato senza alcuna trattativa preliminare, la guerra a qualunque costo, sarebbe stata cosa così assurda come la pace a qualunque prezzo. Sarebbe indegna del nome della Francia, lo credo al contrario all’efficacia della mediazione pacifica, purché sia accompagnata dal rumore degli apprestamenti guerreschi, e da un’alta e generosa professione di principii. Si può prendere del tempo per guerreggiare, ma non si deve perdere un minuto per sospendere gli orrori della guerra che minacciano una città ricca ancora di coraggio e di risolutezza, ma esausta di mezzi, L’Ausilia senza dubbio non respingerà le due potenze mediatrici, ma trarrà le cose per le lunghe, e non potendo passar sopra d’un salto alla Francia ed all’Inghilterra, essa striscierà al di sotto per giungere a’ suoi fini. Austria nube è un detto divenuto proverbiale ; Austria necte >noras non sarebbe meno vero, È mestieri adunque d’intimarle nel modo più imperioso di sospendere qualunque atto ostile contro Venezia, fino a tanto che le trattative sono in corso, giacché assurdo sarebbe di trattare da una parte, mentre dall’altra si lascierebbe minare la sola base sulla quale si possono stabilire condizioni onorevoli per li trattati. Non verrà imputato di voler squarciare il velo che cuopre i misteri della diplomazia, dicendo che F Inghilterra e la Francia devono già aver fatto sentire la loro voce a questo proposito : giornali ben informati ce ne hanno dato più che la speranza. Ma è d’uopo insistere su questo soggetto; è d’uopo considerare come un insulto qualsiasi tergiversazione, qualunque indugio. Non posso comprendere che l’Austria resista alle intimazioni riunite della Francia e dell'Inghilterra , ma in questo caso la ragione essendo T. IV. 12