234 Detto commissario si recò con 100 soldati, fra Tirolesi c Croati del reggimento Prohaska, a sedare alcune turbolenze nate per cagione dei boschi. Egli fece arrestare selle persone, e poiché l’una di esse, un certo Bresson, aveva in casa uno schioppo da caccia scusa acciarino, ch’egli stesso rassegnava, per Y ordine avuto della consegna delle armi, il commissario, assistito da un tenente del Prohaska e da uno dei cacciatori tirolesi (Stefanelli da Trento), ordinò l’immediata fucilazione di quell’infelice, ad onta delle preghiere dei primati del paese, delle lagrime della moglie incinta e delle grida di sette figlioletti. Il povero Bresson fu colpito da sei palle in due riprese; e la moglie, conciatasi, sta per morire di dolore. La concitazione di que’ popolani è estrema ; ed i vili assassini non osano di mostrarsi più in pubblico. Queste infamie, le imposte e le requisizioni gravosissime fanno crescerà continuamente l’odio contro l’austriaco, eh’è dimostrato palesemente dalle donne stesse e dai fanciulli. Tutti guardano a Venezia, sentendo che dalla salvezza di questa dipende quella di tutti: del resto, vivono una vita taciturna e cupa, come di chi aspetta il momento di una terribile vendetta. Leggesi nella Concordia : » Il funesto armistizio Salasco è giunto al fine del suo periodo legale, e non ha più che un’ esistenza indeterminata, essendo per cessare entro 1’ ottava dal giorno dell’ avviso o dell’ una o dell’ altra parte. Prima eli’ esso sia intieramente sepolto fra le sciagure del passato, e si risentano i tristi effetti eli’ esso dovrà necessariamente generare, sarà utile di conoscerne appieno 1’ origine. Non tutti sanno clic, mentre con una convenzione preliminare eransi accordati giorni cinque per trattare sui termini dell’ armistizio, il conte Salasco accelerò precipitosamente le operazioni, e conchiuse definitivamente nel secondo giorno. Al terzo giorno giungeva in Milano una nota complessiva dèi gabinetti di Parigi e di Londra, con cui s’intimava a Radetzky il divieto di oltrepassare il Ticino. — Quelli che tolleravano 1’ armistizio, credendolo necessario per impedire l’invasione degli Austriaci in Torino, possono scorgere ove gli abbia condotti il municipalismo di taluni fra’ nosiri connazionali. » Ora, se la diplomazia mediatrice tenesse in qualche conto i nostri ministri, essi dovrebbero conoscere almeno prossimamente le basi del componimento, che loro si vorrà proporre. Ebbene ! Noi domandiamo loro se ne abbiano avuto il menomo sentore, e qualora essi non si compiacciano di rispondere, ci riserviamo di dare noi stessi più precise spiegazioni. — Intanto, siccome avevamo preveduto, si sono lasciate trascorrere le sei fatali settimane senza far nulla di ciò che premeva, ed in tutte le guise gli Austriaci soli avranno profittato della sospensione delle armi; ed il nostro parco d’assedio è tuttora a Peschiera, e Modena è in mano del graziosissimo duca, e Piacenza è in istato di assedio ! ! ! « La Concordia sostiene che i Lombardi e i Veneti possano venire legalmente eletti a deputati nel Parlamento piemontese. Il ¿flessaggiere combatte tale opinione per una considerazione di le'