47 avete operato: nel secondo, piacciavi di gradire l’offerta, che a voi facciamo, di concorrere con ¡spontanei sussidii, per quanto il consentano le leggi costituzionali, e le popolari fortune, alla santissima impresa. » Salute al vincitore di Montevideo, onore all’eroe del Yerbano ! Scriverà l’Italia il nome di Garibaldi accanto a quello dei più generosi, dei più intrepidi, dei più diletti suoi figli. « Lord Ponsonby ha trasmesso, il 48 agosto soltanto, al gabinetto austriaco la Nota portante l’offerta uilìziale della mediazione inglese, eia dimanda dell’apertura delle conferenze necessarie alla risoluzione della questione italiana. L'Austria prevedeva questo passo, poiché per lo stesso line aveva spedito un agente a Londra, e consentito ad un armistizio. Tuttavia, il giorno innanzi il ministro della guerra aveva ordinalo l’invio d’un rinforzo di 20,000 uomini in Italia. Sembra inoltre che la squadra austriaca avesse lasciato Trieste, per andare a bloccar Venezia; ma il console di Francia, ed i rappresentanti d’Inghilterra, della Svezia e della Svizzera hanno protestato. 11 console francese ha subito spedilo un brick da guerra, lasciato a sua disposizione dal contrammiraglio Tréhouart, che trovavasi a Sinigaglia con una parte della sua squadra. Questi fatti provano che la Francia dee operare prontamente e con energia, a line d’impedire l’effusione del sangue, almeno finché durano le trattative. 8 Settembre. (dall’ Indipendente) La notizia ufficiale dell’accettata mediazione anglo-francese per parte dell’Austria, venne ieri annunziata dalla Gazzetta di Venezia, perchè il Governo la ricevette da Vienna, con l’aggiunta che da quella capitale si prendevano le opportune disposizioni per la cessazione delle ostilità. Se l’Austria accetta la mediazione di quel gabinetto francese che dichiarò all’Assemblea nazionale non potersi pensare alla pacificazione dell’Italia senza la liberazione di questo paese, parrebbe doversi credere che questa base delle trattative non le pare impossibile. Però le arti della diplomazia sono molte e svariate; e potrebbe darsi che l’Austria sperasse di poter dare alla parola liberazione, uno di quei significati della esattezza dei quali noi femmo esperienza per trentatre anni. Potrebbe anche darsi che l’Austria avesse un forte interesse al ritardo ed allo stancheggio, e si lusingasse di vincere con questo mezzo la costanza de’ suoi avversarli, o d’indebolirli, o di aumentare le forze proprie, e quindi le trattative fossero un artificio strategico, e non un’iniziativa di pace. Per quanto dunque la lealtà delle potenze mediatrici, l’autorità morale della loro interposizione, e Fabilità dei loro ministri possano inspirare fiducia, gl’italiani non devono riposare di troppo, nè dismettere gli apparecchi di forza, e gli argomenti di guerra. 0 questi serviranno a conquistare l’indipendenza, o serviranno a renderla dopo rispettata e temuta. Le acconsentite trattative incomincieranno ben presto. Dove? Non Io sappiamo ancora. Il luogo ci pare indifferente, perchè i diplomatici, do-