273 condizione del soldato, ma privandosi ben anco di Uittociò che possedeva, onde somministrare ad essi alimento. Solo ci duole che l’esiglio e le sventure di cui fummo e siamo oppressi ci costringano a limitarci a semplici dimostrazioni di affetto, e ci privino del piacere di offerir loro delle prove più solenni^ e di rifornirli delle armi, che ingiustamente e per sorpresa, furono in terra Italiana e da Italiani strappate loro di mano. - Sia Venezia supplirà alle nostre veci ; per quanto la sua condizione possa in questo momento sembrare difficile, essa armerà di nuovo le loro destre, sempre pronte al combattimento ; li ristorerà delle sofferte fatiche, e li accoglierà con quegli onori e quelle distinzioni, che sono dovute al loro coraggio, alla loro perseveranza, alla lodevole loro condotta. ALCUNI FRATELLI TRIVIGIANI. 8 Ottobre, (dalla Gazzetta) CIRCOLARE INDIRIZZATA DAL CIRCOLO POPOLARE NAZIONALE DI ROMA AI CIRCOLI ITALIANI. » Signori, Il Circolo popolare nazionale di Roma, nella sua adunanza generale del giorno 29 settembre, udito il parere di una Commissione prescelta a fjuesto fine, dopo lunga e matura discussione, approvò le seguenti proposizioni : Radunandosi ¡1 IO ottobre prossimo un Congresso federativo italiano, la cui sede provvisoriamente fu stabilita in Torino, ed essendo stati già chiamati a quel Congresso dal Comitato centrale della Società federativa, con apposita circolare, quegl’illustri, i quali per ingegno, per cittadine virtù, per amore all’Italia godono della confidenza ed estimazione dei loro concittadini e della riverenza dell’intera penisola, e ciò col doppio scopo di fare un disegno di confederazione e di provvedere con tutti i mezzi legali al conseguimento dell’indipendenza ed unione italiana, il Circolo popolare nazionale di Roma ; Considerando che le decisioni di quel Congresso acquisterebbero maggior forza ed autorità, se tutti quei deputati, o almeno la maggior parte di essi, avessero un voto di fiducia e insieme un espresso mandato dal popolo, la qual cosa consoliderebbe nell’animo di lutti la persuasione che le parole dei deputali non sono già l’espressione soltanto di una volontà individuale, ma di un voto universale; Considerando che gioverebbe immensamente alla causa italiana se a coloro, che si recano al Congresso, si addossasse una risponsabilità, la '('•ale gli costringesse a non deviare dal mandato imposto, e a limitarsi soltanto a trovare e consigliare quei mezzi che debbono servire alla difesa delle nostre libertà, e all’assoluta indipendenza del paese, mettendo da un lato ogn’interesse municipale, il quale potesse ledere in qualunque modo 1 diritti di tulla la nazione o di una parie di essa; T. IV. 18