495 si alzino, che le braccia dian di piglio alle armi, clic i cannoni si muovano: c’ben merita d'essere conteso a’Croati. Gl’Italiani, in questa grande ed ultima lotta, avranno il sostegno morale e le simpatie dei democratici di Francia, di Vienna, d’Ungheria e di Germania. Piemontesi, vendicate l’onore della vostra bandiera; Lombardi, scacciate un oppressore detestato; Toscani e Romani, rammentatevi della patria comune e della solidarietà che vi unisce; e voi tutti, Italiani, tendete la mano agli Ungheresi, e siate convinti che, se il loro contegno rivoluzionario e quello dei Viennesi vi rendono un segnalalo servigio, voi nc rendete loro uno segnalato del pari, rompendo tra le mani della camarilla imperiale quell’esercito di Radetzkv, nel quale ella ripose tante reazionarie speranze. Un battaglione di Sliriani volontarii giunse il 18 tra noi; fiore di gentilezza, educato nei filantropici stabilimenti delle carceri e nelle galera: e il popolo nostro, che sebbene fremente non vuol cessare dal ridere, l’intitolò dal colore delle vesti l’esercito ricoveralo o i dilettanti. Sozzi sono i più, vestiti alla montanara, con pennacce sul cappello alla calabrese, qual nero, qual verde, di varia statura ed età. E la missione loro, diceaula di venire a Venezia nuotando, i babbioni ! ma pare invece quella dei puliziotli a Milano: provocare la pur troppo miracolosa pazienza nostra con soprusi, ladronecci e violenze. Arrestano, ad esempio, 1’ uno perchè cauta, l’altro perchè ride, un villico perchè si copre con berretto rosso, un altro perchè, cacciandosi innanzi un paio di buoi, parla troppo forte, e gli arrestati battono spietatamente; scacciano i tranquilli seduti al Caflè Pedrocchi, rompouo le velriate dell’offelliere all’Antenore c lo derubano perchè i suoi confetti sono di tre colori; ed altre siffatte prodezze; raccogliendo però a quando A quando dal volgo bastonate solenni, perchè il volgo ha già deciso, come il don Rodrigo e l’Attilio del Manzoni, che sono bastonabili, bastonabilissimi. E per questa decisione, messa in atto, non si allontanano più dal centro della città, i valorosi! Ma quanta è la loro viltà, altrettanta è la loro barbarie, allorché possono sfogare l’animo efferato con sicurezza. Percuotono, piagano, uccidono nottetempo i pacifici cittadini e le donne. Giuseppe Pevarcllo, d’anni 26, già tra’volontarii alla difesa di Palmanuova, fu domenica notte (22) circondato da un branco di questi lupi, colpito furiosamente alla testa e alle braccia, ed abbandonato semivivo; e delle riportate ferite il misero mori la mattina del 26, e ne furono desolate due infelici famiglie, delle quali era speranza ed amore. Martedì notte, altro cittadino fu parimenti assalito da un’orda a cavallo presso il vescovato, gittato a terra, pesto dai barbari, percosso a colpi di spada, e là abbandonato per morto; altro rinvenitesi ucciso al ponte Allinate, e qua e colà si videro pure tracce di sangue scuz’allro. La notte del 26, fu assalita una donna, e sfogate 31 Ottobre, NOTIZIE DI TERRAFERMA. CRONACA PADOVANA -— dal 18 al 27 ottobre.