42 Da oggi la Lombardia e la Venezia son vendute, mani e piedi legali, al partito reazionario austriaco. Da una parte il gabinetto di Vienna considera come non avvenuta la fusione dall’Alta Italia; Carlo Alberto per lui non esiste. Dall’ altra, il ministero francese che ha già proposto servilmente all’Austria una mediazione sagrifìcando la Veneziaj con quest’atto di debolezza ha incoraggito il gabinetto di Vienna lino a considerare come non avvenuto il proclama del popolo lombardo-veneto per formare uno stato solo co’ suoi fratelli di Piemonte, Genova, Modena e Parma. La voce del popolo non poteva essere udita e rispettata che da un governo che comprendesse gl’ interessi del popolo. La voce del popolo e dei governi italiani che domandano da ogni parte il fraterno appoggio di Francia si perderà nel deserto. Poco importa che questa voce sorga in forma di cristiana preghiera dalle vòlte del Vaticano; che fremente la lanci Bologna; che Venezia, la repubblicana, la proclami dalla sommità de’suoi campanili; che Milano, martire, la gridi con uno sforzo di rabbiosa agonia; che ella risuoni, gemente d’armi e di catene, d’ eco in eco dai paesi montuosi d’Italia ; la gran voce dal popolo italiano si sperderà a Parigi senza scuoter le libre dell’amor santo della patria, del divino amor sociale, della fratellanza dei popoli. Ecco ove ci hanno condotto le mene diplomatiche. La nostra giovine repubblica indirizzandosi alla coscienza del mondo, ai sentimenti popolari, si sarebbe elevata alla più grande altezza della sua nobil missione. Avviluppata dei laceri cenci diplomatici essa si trascina e si annienta. Italia, sorgi! sorgi! all’armi! vigila alla tua indipendenza. 8 Settembre. GOVERNO PROVVISORIO COMMISSIONE PER L’ACQUARTIERAMENTO DELLE TRUPPE ED ALLESTIMENTO DEGLI OSPITALI MILITARI Cittadini ! Le generose offerte di pagliaricci, lenzuoli e coperte a beneficio delle truppe italiane offrono una prova novella della filantropia vostra e del sentimento che vi anima per la difesa ed il sostegno dell’italiana nostra Indipendenza. La Commissione incaricata dal Governo di amministrare e di provvedere l’equa distribuzione degli effetti di Casermaggio tanto nelle Caserme come negli Ospitali, nel mentre vi ringrazia della possente vostra coadiuvazione, vi fa avvertiti di essere riuscita mediante il vostro sussidio al perfetto allestimento dei cinque Ospitali di S. Chiara, Tolentini, San Giorgio Maggiore, Incurabili, e Convertite, e delle Caserme Sepolcro, San Francesco della Vigna, S. Francesco di Paola, e Palazzo Labia, tutte approntate con letti in ferro, pagliaricci, ed in gran parte coperte, occupandosi in adesso indefessamente perchè anche le altre Caserme di Venezia