<• 7 5 «insorgeva vicino ai nobili un altro ordine, quello dei cittadini. Cittadino di Venezia era in antico chiunque faceva parte della conclone. Quando fu escluso il popolo dal reggimento, la conclone abolita, una seconda aristocrazia di fatto venne stabilendosi, che coadjuvava l’aristocrazia dei nobili. Leggesi nei documenti più antichi majores, mediocres et minores formare il comune di Venezia. Coll’acquistare il potere, i maggiorenti crebbero i mediocri, e così andò formandosi
1	ordine secondo dello Stato, eli’ ebbe nome di cittadini originari. Negli antichissimi tempi troviamo due qualità di cittadini : de intus, che godevano tutti i diritti di cittadinanza veneziana; de extra, che ne godevano una parte. 1 cittadini de intus si chiamarono poi cittadini originari ; ebbero soli il diritto di esercitare tutti i ministeri del governo, e sovra tutto la cancelleria ducale, che divideva coi nobili il segreto dello Stato; alla quale erano confidati gli archivi, e date incumbenze gelose, così nella interna come nella politica esterna. Il gran cancelliere della repubblica era tratto dai cittadini originari; magistrato gravissimo, che compartecipava nello splendore e nella dignità dei nobili. 1 ministri de’magistrati, come avvocati fiscali, ec., doveano essere cittadini originari, anche quando in tempi posteriori per le necessità dello Stato molti di codesti uffizii secondari furono venduti. Mala usanza, ma ch’era usanza di quasi tutti gli Stati, e della quale forse ha dato l’esempio Luigi XII di Francia.
1	cittadini originari esercitavano le professioni liberali : medicina, avvocazione, notariato (quando non fu più esercizio del clero), le arti nobili, architettura, pittura, ec. Erano anche mercanti; racchiudevano la parte più eletta del popolo. Se 1’ aristocrazia divenne sovranità, i cittadini originari potevano dirsi nobiltà. Gli abitanti delle isole principali che rimasero abitate, Chioggia e Murano, governate da rettori nobili, aveano un consiglio proprio, e l’essere ammesso a questo consiglio dava il diritto alla cittadinanza originaria di Venezia. Così si conservavano le traccie dell’ antichissima consociazione, fondamento della repubblica.
Quando la sovranità fu del maggior consiglio, composto di soli nobili, che la trasmettevano in eredità ai discendenti, crebbe l’autorità