334 anzi più ignorante dell’ E. V. da lasciarmi fra le vostre unghie bonariamente cadere. Quanto poi alla dichiarazione del vostro Capitano, che noi ci troveremo a Venezia, mi permetto di osservarvi, essere cosa alquanto difficile che V. E. possa venire a vedermi in Venezia, senza prima vedere il fondo delle nostre lagune. Però in qualunque (direi impossibile) caso eh’ io mi dovessi incontrane con voi, devo assicurarvi che avrei tanto coraggi» di strapparmi ambidue gli ocelli, anziché fissarli nel vostro brutale sembiante. Vogliate, Eccellenza, unire alle tante che vi vengono da tutta Italia, anche le mie sincere ossequiosissime maledizioni. DEMETRIO MIRCOVICII. Spedita il 4.° Agosto 4848 e pubblicata. 14 Ottobre. (dalla Gazzella) Firenze 8 ollobre. Leggesi nella Gazzella di Firenze dell’ 8 che ¡1 tenente colonnello Car- lo Corradino Chigi fu promosso al grado di colonnello; inóltre gli fu conferito il grado onorario di generale maggiore delle truppe toscane, e venne nominato comandante superiore la milizia cittadina di Firenze. -1.77- -w':-»-—-— Poscritto. Venezia 44 ollobre, ore 4 poni. NOTIZIE DI OSOPPO. Nella notte dell’ 8 corrente, alle ore 40 poni., incominciò l’assalto contro il forte. Fu attaccato in tre punti, verso Ospedaletto, verso il Casone, e verso il 'ragliamento. Avevano gli Austriaci molte bombe. Si avanzarono sotto il tiro del cannone. Fabbricarono delle casematte. Odiarono bombe nel forte. 11 forte non rispose che dalla parte del 'ragliamento. In due ore furono gettale 24 bombe. Ne arrivarono tre nel forte, vicino alla bandiera, e non cagionarono alcun male. A 4 ora e 1/2 dopo mezzanotte, dopo breve tregua, fu ripreso il bombardamento e durò fino alle quattro. Furono gettati contemporaneamente mollissimi razzi, che volavano, in numero di cinque o sci per volta, sopra il villaggio sottoposto. Nel tempo stesso, avvicinavansi gli Austriaci per entrar in paese. Sono entrati e venner passati a fil di spada. Pumasero bruciale 10 in 11 case della borgata verso S. Rocco. Nel giorno 9, alle G antim., gli Osovesi spiegavano la bandiera tricolore. Il bombardamento fu sospeso. Si stanno ora, e couliuuauieule, scavando fosse e strade coperte. Il numero dei morti non si conosce. Si sa che per Fagagna ogni giorno passano feriti, che si spediscono alla volta di Udine. Tutti gli Austriaci entrati in Osoppo furono massacrati, ma i continui lavori d’assedio danno molto a temere.