420 noi avendo sempre ragion di temere che la somma del male prevalga, e faccia tracollare a nostro danno la tremenda bilancia, dobbiamo incessantemente pregare, per opporre una specie di contrappeso al cumulo enorme delie iniquità della terra. Colla preghiera più che colle armi ottenne Mosè le più segnalate vittorie, sospese sul popolo i divini castighi, e tanti benefizii gli procurò quanti ne chiese. La preghiera ci fu da Cristo insegnata coll’esempio, comandata col precetto, ed avvalorata colla promessa di sicuro esaudimento per parte di Dio. Della preghiera si valsero gli Apostoli per la conversione del mondo; colla preghiera si fortificarono i Martiri in faccia ai tiranni, e in mezzo i più atroci tormenti; della preghiera si fecero e si l'aran sempre i Santi la più cara occupazione, e 1’ ¡strumento più valido, per trionfare delle proprie passioni, e per impetrare le celesti benedizioni sulla Patria, sulla Chiesa e sul Mondo. Che vogliamo di più, o Dilettissimi, per indurci a fare anche noi altrettanto? Nè per aver pregato sinora, dobbiam creder che basti. Le nostre sorti sono ancora un secreto della Provvidenza; e perciò il Governo stesso fui dal principio ci raccomandò di pregare e far pregare, usando quella cristiana espressione, che le armi che ci difendono sarebbero più fragili clic la canna, se Dio non fosse con noi. Convenendo Noi pienamente in questo incontrastabile asserto vi esortammo straordinariamente a pregare in comune in una o in altra Chiesa della Città pel corso di un mese, che volge ornai al suo termine, e lasciammo traspirare il desiderio, che fornito il giro delle trenta urbane Parrocchie, succedessero ad esse colle stesse pratiche le Comunità religiose, e così offrissero al Pubblico una comoda occasione di conseerar tutto il mese corrente ad un esercizio di pietà sì accettevole a Dio, e si utile a noi, ed a’nostri fratelli, qual è appunto l’orazione fatta da molti ad un tempo, e di unanime consentimento. Poiché Monsignor Abate della Misericordia D. Pietro Dott. Piantoli si esibì spontaneamente di entrare il primo in questa nuova carriera, e di trarre dietro a se i Capi degli Ordini regolari, ed i Superiori delle Arciconfratcrnite, e di altri pii Stabilimenti, i quali tutti risposero prontamente all’invilo; e si obbligarono di continuare nelle proprie Chiese la dirota funzione, coll’ordine, che indichiamo qui solfo a notizia e norma comune (*): intendendo di accordare l’indulgenza di cento giorni a tutti quelli, che adempiranno le condizioni già ingiunte nella lettera sopra citata. Nei mesi poi di Novembre e Dicembre la solennità di tutti i Santi, la commemorazione dei morti, le fèste della Presentazione, e Concezione di Maria Vergine, ed il (*) Ordine da tenersi nella continuazione delle pubbliche preci. Ottobre i6. Abazia di S. Maria della Misericordia. — 1-. Congregazione dclPOrn-torio (la Fara). — 18. RR. Mònaci Benedettini, S. Gorgio Maggiore. — u). RR- PP-Minori Osservanti S. Francesco della Vigna. — 20. RR. PP. Domenicani S. Lorenzo. — ai. RR. PP. Conventuali, S. Toma. — aa. Aiciconfraternila di S. Rocco la mattina, S. Rocco. - Arciconfraternita di S. Cristoforo la sera, nella Chiesa eli S. Maria (lei Mi' vacali. — a3. RR. PP. Cappuccini, Ss. Redentore. — a4- MM-Clarisse Sacramentarie, Nome di Gesù. — a5. MM. Cappuccine, Ognissanti. — aik MM. Salesiane, S. Giuseppe di Castello. — 27, RR. PP. Carmelitani Scalzi, S. Geremia. — a8. MM. Cappuccine, S. Girolamo. — ai). MM. Servite, Gesù e Maria. — 5o. Seminario Patriarcale, S. Maria della Salute. — 3i. Ss. Giorgio e Trifone, Chiesa degli Schiavoni.