383 »elice ne’suoi propositi, distruttore ne’suoi prineipii .. . in somma; egli solo colle mani alzate contro tutti, assassino fino ad ora impunito dalla società. Laonde se nel passato gridavano pel loro meglio, ora i popoli gridano, si scuotono, si armano contro il pessimo in favore del giusto, per fondare il ragno dell’equità e della giustizia; perchè ne hanno avuto missione da Dio. Ed ecco dove si fonda la salute d’Italia. Le arti dei principi ricadero sul loro capo, piombarono nella fossa, che essi medesimi scavavano ai popoli. Avvezzi a comprimerli con lo spavento delle minacce, dei tormenti, dei patiboli e degli assassinii, ora che se li veggono fuggire di mano, coi mezzi medesimi tentano di trattenerli; ma, giustizia di Dio! questo altro 11011 fu che affrettare sempre più la loro ruina. Essi non conoscono il tempo, non conoscono più il popolo: sono ciechi. Ciò che in altra stagione avrebbe rese timide le più generose nazioni, ora rende generosa la più timida; Radetzky, Filangeri, ed i loro simili sono in questo senso i fattori delia libertà, i benefattori dei popoli. Ed ecco dove si fonda la liberazione d’Italia. Il fuoco elettrico della libertà volò portentosamente per tutta Europa: e se nel marzo lo sentì solo la Francia, tutte le nostre provincie e la capitale dell’Austria; ora ad onta della rioccupazionc del Lombardo e del Veneto, ad onta dei bombardamenti di Praga e di Messina, ad onta della congiura dei troni, delle leggi marziali, dei patiboli, della mitraglia, lo sentono lutt’i popoli ed in particolare quelli del settentrione, che sembravano i meno capaci alla di lui impressione. Re e popoli ! i primi colpiti dall’anatema di Dio; i secondi, net loro grido conforme, da Dio redenti e sostenuti ... di chi sarà la vittoria nella forte tenzone ? La forza adunque dei popoli interi d’Italia unita e conforme, anzi che armi mercenarie, e straniere salverà questa terra di benedizione, questo giardino fino ad ora contaminato dall’aspide e dal basilisco. Nò mi si dica che i principi hanno eserciti ordinati, hanno disciplina guerriera, hanno arti belliche , ., oh ! il furore delle nazioni è ben potente motore alla battaglia, alla distruzione dei tiranni, Del resto anche le truppe regolari son popolo; e noi speriamo che i militi di ogni ordine più che a proteggere principi desolatori, si volgeranno essi pure a più giusto e saggio consiglio, e vorranno difendere la loro terra natale dove lasciarono gli oggetti più cari del loro amore: vorranno cessare di mostrarsi al mondo strumento della tirannide, e lavarsi, col rivolgere le armi loro contro i mandati, la macchia nera di carnefici della società. E questo io dico, non già perchè il popolo nella confidenza della benedizione divina si addormenti tra le mani della provvidenza; ma perchè agisca anzi con anima, e non attenda all’azione un aiuto straniero; che Iddio gii ha promesso la vittoria soltanto quale fruito del suo valore, di sua costanza, e non invano lo ha illuminato, non inutilmente gli ha fatto conoscere di qual braccio sia armato. Nò, il cielo non assiste i vigliacchi, ma li abbandona alla pena dei vili,, al giusto gasligo della disobbedienza, al rimorso dei traditori. Però questo in oggi non è a temersi nei popoli d’Europa e massime nell’italiano: l’esempio dei generosi lia scosso perfino coloro che venivano reputati i più fiacchi c dappoco, e se