442 di avere aperte delle trattative particolari col re Carlo Alberto. Onestò è assolutamente falso, L’Austria temporeggiò, rifiutando le proposte filile intorno alla scelta del luogo per le trattative. Ultimamente si propose Brusselles o lnnsbruck cd ancora si attende la risposta dell’Austria, (liu-mori alle tribune.) lladel/.ky mancò ai patti dell’ armistizio ; il ministero fece delle rimostranze, die furono sostenute dalle potenze mediatrici: ni a non potè ottenere, dal gabinetto di Vienna, una condotta franca, schietta e leale. » Allora il governo del re dichiarò che l’Italia, condannata dalla sua promessa ad attendere l’esito della mediazione, 1’ attende sì, ma colla mano sull’ elsa. » Le potenze mediatrici proposero la prorogazione dell’armistizio per Imita giorni; l’Austria rispose che non attaccherà se non attaccala, e noi rispondemmo riportandoci a quello che stabilisce 1’ armistizio stesso. Quindi l’armistizio non fu rinnovato, solamente esso continua di otto in otto giorni, essendo stabilito che si dia un preavviso prima di ricominciare le ostilità. « Conchiude il ministro essere intenzione del gabinetto di attendere l’esito della mediazione; ma aggiunge che, se la mediazione lornassa inutile o non riuscisse ad una pace onorevole, il gabinetto farà la guerra. 11 ministro poi espone le cose fatte dal gabinetto dopo l’ultima tornata delle Camere per l’amministrazione del paese; parla dello scacciamento dei Gesuiti, dell’organizzazione e dell'armamento della guardia nazionale, delle leggi pubblicate intorno all’istruzione pubblica e ai col-legii nazionali, delle modificazioni portate al Codice penalej e di varie altre misure, Ira le quali parla più largamente del prestito forzato; de-ponc sul tavolo del presidente i documenti che accompagnano la sua relazione. (Silenzio profondo.) Dabormidaministro della guerra, sale alla tribuna, per fare uno speciale rendiconto del suo dipartimento. Egli comincia dal ricordare l’esistenza di due Commissioni, l’una creata dal ministero antecedente e chiamata Congresso consultivo della guerra, che ha l’incarico di suggerire opportuni sistemi di difesa e di offesa; la seconda creata dal ministero presente, per indagare le cause del disgraziato andamento della guerra, lo, dice il ministro, ho chiesto rapporto a tutti i comandanti, e questi rapporti sono ancora sottomessi all’ esame della Commissione. Frattanto, per rifornire l’esercito di soldati, ho sollecitato l'arrivo della riserva, e la leva di 21 mila uomini votala dal Parlamento^ ed ho provocalo un’ amnistia a favore dei disertori. I soldati dispersi sono per la maggior parte ritornali alle loro lile, i giovani coscritti rispondono energicamente all’appello della patria; in alcuni luoghi, essi ricusarono il beneficio dell’estrazione per correr tutti alle armi. Ho pure migliorata la condizione dell’ armata lombarda. Ho comperate armi, rinforzate Genova ed Alessandria, ed una testa di ponte a Casale, abbandonando come inutile, il progetto di difesa di Torino. Ho vettovagliate abbondantemente le fortezze, ho rinnovato in gran parte il vestiario, cambiandone la divisa, ho istilituiti magazzini, organizzata con nuove norme l’amministrazione delle vettovaglie ed il servizio di trasporlo, creato un corpo d‘ infermieri