353 baleno, tutti penetrati dalla santa idea di patria e libertà, e da necessità di salvezza delle vostre vile, di quelle delle vostre spose, de’vostri fratelli, de’vostri figli, lutti addosso ai barbari. Morte! Strage! Massacro! Vespero! Addosso! OllA, o MAI, c . . . . Mai più .... A quegli empi, ove nido precario s’erigano, negate qualunque imposta. Non cibate alimenti daziati; non giocate a lotto ; non fiutate tabacco; non fumate; escludete il sale dalle vivande; non fatte li li ; non fami-gliari divisioni; non istromenti o contratti scritti; non tutto quello che affluisca tributo di bolli all’ Imp. Regio e Ladro Erario. Tutte le comunicazioni siano spedite a mezzi particolari, senza tassa postale, e porgano utili e secreto indicazioni. Non vestiti, non merci, non utensili d’austriaca derivazione. Quello che acquista il possesso fiscalo al fratello, abbia morte immediata. — Tendete agguati agli ufficiali, e quanto più sono maggiori di grado, più presto trucidateli. Uccidete questi mandrai esecrabili, che le loro bestie puzzolenti tutte fuggiranno senza guida disperse. Per estirpare un’orda di tigri rapaci figuratevi che faccia duopo di una generale allagazione. Guai se uno scoglio solo resla scoperto dalle acque! Esse colà si appiattano minacciose, ed aspettano la decrescenza dell’onda per discendere più rapide, e tutto divorare. Dunque la piena insurrezionale sia sollecita, come totale. Si, questo movimento dell’entusiasmo nazionale occorre Subito, ma Subito. Decorrono i giorni. L'astuto nemico conosce che il tempo ci farà distrutti, perché il valore marziale coll’inazione si affiacca; perchè il danaro svanisce, la vettovaglia si consuma, e viene la stagione de’disagi e delle più aspre sofferenze. Dunque, e che si aspetta? Forse nuovi regi salutari soccorsi? 0 piuttosto gli effelli delle lente trattative diplomatiche? Illusioni! illusioni! Tali aiuti, se verranno ancora, sarà troppo tardi, ed allora saremo totalmente depressi. Dunque, subito, o mai! Ma già s’avvicina l’inverno. Fatalissimo inverno!... A voi non rimarrà briciola di pane, non vino, non semente, non foraggio, non danaro. Mantenete 150,000 barbari voraci sei mesi ancora! Cosa vi resterà? Vi resterà una lenta morte d’inedia. Morite dunque adesso, e morite gloriosi! Sarete di meno degli eroi Americani, Spaglinoli, Greci, che coll’armi proprie acquistarono la loro indipendenza? Ed il popolo Italiano, il più incivilito della terra, darà esempio ignominioso all’Europa ed al mondo di aver pavidamente ceduto, e di andar coperto d’eterne catene e d’eterno vituperio! No, non così, o fratelli Italiani! Fuori; lutti addosso ai barbari! Strage, massacro, ma fuori tutti, ma Subito o Mai. E voi giovani robusti, nerbo della forza nazionale, ripugnerete di prendere un’arma onde uccidere i vostri fieri oppressori? E ignorate che poi armali voi a forza sarete spinti nella Croazia, nell’Ungheria, a fucilare questi o quelli (e forse i vostri parenti) conforme giova a quel benefico monarca che vicendevolmente fa bombardare le sue care città, ed ammazzare i suoi diletti figli Croati, Ungheresi, Boemi, Italiani, aizzando a suo beneplacito, gli uni contro gli altri? T. iv. 23