247 fesa, che alcuni nomi del soppresso Comitato di guerra compariscano tuttora in ogni decreto, che non si tenga nel dovuto conto 1 animosa gioventù accorsa qui per combattere la guerra d’insurrezione, che la corruzione sia penetrata in ogni ordine amministrativo, che non sia stato istituito un tribunale di guerra. Propone che il governo, a rimediare a tutti questi mali, convochi una nuova assemblea, della quale i lombardi ed i veneti che sono in Venezia, possano essere elettori ed eleggibili, perchè Venezia per la quale Milano taceva il sacrifizio della sua libertà, assuma la rappresentanza o difesa di quella desolala provincia. Conclude col dire che il governo si rattempri nel popolo per trarne ispirazione e vigore, e col volere forte e unanime la causa italiana sarà salva. Sopra proposta del socio Formani la questione è aggiornata all’indomani, onde possa essere meglio studiata. Il socio Olper, relatore delle due commissioni incaricate di studiare i migliori mezzi per raccogliere obblazioni, sia a Venezia, che nel resto d’Italia, propone che per Venezia s’istituisca a tal uopo in ogni parrocchia una commissione, e legge un indirizzo da pubblicarsi in Venezia, proponendo che si raccomandino ai circoli d’Italia simili pratiche nelle rispettive città. Letto l’indirizzo e approvato viene rimessa a domani la discussione sul progetto della commissione. Il socio Bocchi sviluppa una sua proposta per l’istituzione d’una guardia nazionale marittima, che si comporrebbe di 2 compagnie da 130 uomini per ciascuna. Descritti i vari servigi a cui sarebbe destinata, e messo a voti, il progetto è approvato. --■ cm\ -*- Verona, 49 settembre, I sintomi della insurrezione si moltiplicano ogni dì più. Le iscrizioni rivoluzionarie coprono i muri della città, malgrado le severissime pene onde sono minacciati i proprietarii stessi delle case, ove rinvengonsi tali scritti ed in assenza dei proprietarii, i loro rappresentanti. Una recente esperienza ha ispirato la paura dell’insurrezione agli austriaci, i quali cercano di scongiurarne con inique leggi l’inevitabile scoppio. -—MWHOÌ««—- SVIZZERA. Progetto dì decreto intorno ai lagni fatti da Radetzky contro il Can* Ione Ticino, proposto nella seduta del 21 corrente della Commissione della Dieia a tal uopo espressamente nominata : La Dieta federale. Presa cognizione di una nota indiritta il 45 settembre del feld-ma-resciallo Radetzky al Consiglio di Stato del Cantone Ticino e comunicata al Direttorio sia da quest’ultimo che dalla Legazione I. R. in Is-vizzera, come della risposta fatta in data del 17 settembre dal Consiglio di Stato del Ticino e del dispaccio di questa autorità al Direttorio, 46 settembre 1848.