308 L’artiglieria marina, abbracciando ogni bisogno della guerra, accorse in ogni punto delle fortificazioni; allestì la nuova batteria da campo napoletana, sistemando nuovi grossi mortai da bomba, compì la fusione dì alcuni cannoni e petrieri in bronzo, e di molte migliaia di palle di ferro da mitraglia, grandemente aumentando l’approvvigionamento delle cariche per ogni calibro, e il numero delle palle di piombo per (¡secche. Oltre alla riparazione di un gran numero di fucili in quelle attivissime officine da esperti meccanici dirette, ora che, ristretti nella nostra città, dobbiamo a tutto supplire da noi, fu nel frattempo rinnovata la caldaia delle macchine a vapore dell’Arsenale, intrapresa la costruzione di un’altra pel piccolo piroscafo il Mcssugrjiere, e riparate pure quelle dei locomotivi, ora impiegate per le macine del grano per la città. Nello spiegarvi brevemente l’importanza attiva che l’Àrsenale presenta, io intesi a convincervi non essere soverchia la spesa, cb’esigesi, nè la quantità degli operai che s’impiegano. Alla fine di assicurare sempre più la valida difesa di questo baluardo dell’indipendenza italiana, e quindi a ciò che le munizioni di guerra, di cui siamo ancora abbondevolmente forniti, non siano mai per divenire scarse e mancarci, fu già disposta ed intrapresa la erezione di una fabbrica da polvere in Isola delle Grazie, utilizzando il più possibile i fabbricati ivi esistenti. Questo lavoro si avanza in ogni rapporto, anco riguardo agl’ingegnosi meccanismi, alia cui costruzione l’artiglieria marina sì presta a modo, che in meno di due mesi se ne otterrà la necessaria polvere da guerra. Il bisogno di avere a disposizione piroscafi, atti principalmente al servigio di guerra, indusse il governo a farne assidua ricerca e intavolar pratiche in più siti. I ritardi e le difficoltà procedenti dalle condizioni finanziarie non ¡scoraggiarono; e già ad appositi incaricati è affidata la relativa missione, di cui il buon successo è da sperare vicino. L’aumentarsi dei legni armati, e la estesa dei punti di difesa, accrescendo il bisogno di gente esperta dei tre corpi marittimi, nel momento appunto in cui le malattie ne scemavano il numero, si provvide, per quanto fu possibile, ad un tale bisogno, mediante arrotamenti volontarìi ; per cui, nella breve epoca scorsa, si accrebbe la forza da prima disponibile, fra bassi ufficiali e comuni dei tre corpi, di molli individui, i quali colla giornaliera istruzione si vanno formando capaci nelle armi rispettive. Ho poi il conforto di essere stato pienamente secondato, e nella parte militare e nella parte amministrativa, da tutti i componenti questo corpo eminentemente italiano. La inclemenza della stagione, lo infierir delle febbri, le sofferenze, le privazioni, i disagi, non valsero mai a menomare il loro zelo, nè indussero alcuno a chiedere il cambio dai posti più pesanti, se non vernavi tratto, quasi sfinito e impotente. 10 mi glorio di poter compiere questo atto di giustizia nel chiudere la mia relazione. All' Assemblea de' deputali della città e provincia di Venezia, 11 sottoscritto, membro del Governo provvisorio, fino da quando fu onorato dal volo di codesta Assemblea, che lo chiamava all’esercizio del