-o 8 h h> pesare alcun sospetlo. Il sig. Cibrario è largo di perdono ad una donna, e questa era la Giuslina Michiel, perché chiama traditore il Carmagnola, e perdona un poco anche al buon Tiepolo clic discolpa i Veneziani ; ma noi confessiamo, e ce ne duole, di non poter perdonare al sig. Cibrario, valente e onesto scrittore, e al valoroso giovane che scrisse sui capitani di ventura, le avventate e irose parole che scagliavano contro ad uomini eh’ essendo italiani erano fratelli dei padri loro ; parole che si prestano ad alimentare le tristi conseguenze del passato. La storia della casa Foscari narra di que’dolori che soverchiano ogni dolore. Un figlio innocente, incolpalo di delitto non suo, messo a confine, lo rompe per riabbracciare i suoi cari ; è sentenziato una seconda volta, e muore nell’ esilio. Un padre che, primo magistrato della repubblica, deve soscrivere la sentenza, nè la mano deve tremargli, nè una lagrima bagnargli le gole. E questo primo magistrato della repubblica, logoro dalla fatica, vedendo disgrazie pubbliche, sentendo le sue private, chiede deporre il berretto ducale, ritirarsi a vita privata e piangere liberamente. Glielo diniegano ; ed egli intrepido si rimane al suo luogo. La vendetta di nemici efferati, i Loredani, non era sazia ; volle martoriarlo, finirlo a spilluzzico. E nell’ estrema vecchiezza, quando pochi giorni di vita gli poteano restare, lo fa deporre ; è cacciato fuori del palazzo ducale, e muore udendo lo scampanìo che annunziava l’elezione del successore. Antonio Lorcdano, in quell’ ora fatale, freddamente scancella dal suo libro di conti una partita. La morte del padre e dello zio procurate dal Foscari erano per lui un credilo; balzato il doge dalla sedia ducale, scrive : lì ha pagala. Questi dolori erano degni d’inspirare la musa potente di Giorgio Byron. Tali avvenimenti sono narrati da qualche cronista. iNoi abbiamo una cronachella che li racconta distesamente, e dice che Pietro Loredan, valoroso c fortunato capitano, sia stato avvelenato per comando ed arte del Foscari, e che morisse anche il fratello di lui. Il doge voleva vendicarsi, perchè fu ricusato il maritaggio di una sua figliuola con uno dei Loredani. Questa cronachelta, copia di