421 SS. Natale di N. S. G. C. colla precedente Novena, vi daranno da se un nuovo impulso per mantener viro cd operoso quello spirito di raccoglimento e di orazione, che non cessiamo di raccomandarvi con tutto il fervore, spezialmente finche durano le necessità della Patria. Ma, come vi ahbiam detto altre volle, il pregar* in qualunque modo non basta. Bisogna che la preghiera, per «ssere efficace, provenga da un cuo» mondo, o almen penitente, da mi cuore animato di vera e vivissima lode, da un cuo ve che non si tenga attaccalo alla terra, se non in quanto il dover lo richiede, ma che guardi e sospiri incessantemente alle cose del cielo. Bisogna in oltre che la mano assecondi i sentimenti del cuore, e che si occupi contemporaneamente in opere di carità, di beneficenza, e di utilità pubblica, per quanto le sue forze il consentono, è tutto e sempre a sola gloria di Dio. Cosi potremo sperare che le nostre suppliche muovano a prò nostro la divina misericordia, che cessino presto le nostre angustie, che la Patria, per cui preghiamo, sia salva, e che s’affretti il ili sospirato, in cui possiamo intonare a piè degli Altari il cantico di ringraziamento per l'ottenuto favore. Con questo volo, che ci esce del cuore, vi compartiamo affeltuosa-mente, secondo il solito, la pastorale Benedizione. Venezia dalla ¡Nostra Residenza Patriarcale il dì G Ottobre 4848. * J. CARD. MONICO PATRIARCA. 1). Gio. Batt. Giiega Cancelliere Palr. 24 Ottobre. COMANDO M CAPO DELLE TRUPPE NELLO STATO 1ÌERET0 Venezia, 23 ottobre 4848. ORDINE DEL GIORNO. 11 nemico, che non ha mai desistito di bloccare per via di mare, av-vicinavasi più dell’usalo al Forte di Treporti. Questa circostanza mi decise di farlo assaltare nel villaggio di Cavallino da lui occupato con tre bocche da fuoco e circa 300 uomini. Designai a tale spedizione 400 uomini de! Cacciatori del Sile, quinta Legione Veneta, comandali dal loro Tenente Colonnello l) Jwùijo, a cui comunicava le mie istruzioni il mio ^apo dello Stalo maggiore Tenente Colonnello Ullou, che eseguire la fece con la sua nota intelligenza. Nella mallina del 22 corrente il mare era tale, che non permise alle barche, su di cui trovavasi la piccola colonna, di sbarcare al punto indicato prima delle 9 antimeridiane, e la pioggia ira coti dirolla che mi recai al Forte di Treporti sopra battello a vapore a fine di richiamare quella truppa. Ma 1’ ardore di essa e dei sopra indicali ufficiali superiori sfidando gli ostacoli cagionali dal forte e non interrotto piovere in un terreno reso sempre molle dalla laguna, fece sì che i nostri col fango a mezza gamba trovaronsi prontamente a vista del nemico., e gli corsero addosso con tale violenza alla baionetta, che