418 Quante volte sull’Alpe spiasti L’apparir d’un amico stendardo, Ouante volte intendesti lo sguardo JNei deserti del duplice mar! Ecco alfin dal tuo seno sboccati, Stretti intorno a’ tuoi santi colori, Forti, armati dei propri dolori I tuoi figli son sorti a pugnar. Oggi, o folti, sui volti baleni Sotto l’ori ida verga starà. O più serva, più vii, più divisa 11 furor delle menti segrete; Per l’Italia si pugna ; vincete ; 11 suo fato sui brandi vi sla. O risorta per voi la vedremo .Al convito dei popoli assisa, 0 giornate del nostro riscatto ! 0 dolente per sempre colui Che da lunge dal labbro d’altrui Come un uomo straniero le udrà, Che a’ suoi figli narrandole un Dovrà dir sospirando : io non v Che la santa vittrice bandiera Salutata quel dì non avrà! 23 Ottobre. AGLI ABITANTI DEL DISTRETTO DI MIRANO. Voi, clic sotto ¡1 terrore che da tuia parie incuteva il Giudizio statario, e la feroce armata del ferocissimo d’Aspra dall’altra, non temeste a gridare libertà, indipendenza^ e dispiegaste trionfalmente il redentore vessillo. \oi, che chiamati a Marghera muoveste lutti come un sol uomo, e nel mezzo della notte sorgeste leoni, dimenticando ogni cosa, fuor clic l’onore. Voi, che alla minaccia d’un passaggio dei nemici sulla strada ferrata volaste in tanto numero per misurarvi con essi. Voi, che desie alla patria volontari fratelli, i quali hanno combattuto, e combattono ancora la causa dei popoli. Voi, che invasi sempre dal desiderio della vendetta, eravate pronti alla difesa della citta Dipartimentale, ove al vostro valore si fosse ricorso. Voi, che iante volte stretti fra le mie braccia, in mezzo a dimostrazioni entusiastate di simpatia (quali io non posso ricordare, senza clic mi sgorghi la lagrima della commozione) ripeteste l’eroico giuramento o di essere liberi, indipendentiitaliani per sempre, o di rinunciare lo vita, come inutile dono, a Dio. Voi, generosi fratelli Miratesi ! non avete bisogno di eccitamento per irrompere furiosamente contro lo straniero invasore. A Voi basta il sapere eli’è vicino il momento solenne di esterminio ai barbari, di salvezza all’Italia. Allerta Amici! Fratelli all’erta! Conservate come sacra cosa le armi che coraggiosamente avete negato alla forza che tentava a Voi di rapire. In breve udirete la mia voce, e impugnate quelle armi vi unirete ai salvatori delia pairia, volerete soprale orde dei barbari, le annienterete .•• • e il nome dei Miratesi avrà distinta nota nelle pagine della storia. Miratesi Fratelli! DEMETRIO MS Pi CO VIC 11.