427 meno sventurati fra gl’italiani. I cittadini di Venezia e il generoso esercito, che difende l’estuario, faranno il debito loro, e sapranno morire al loro posto, se voi non li lascierete morire di stento. Firenze, 9 settembre 1848. Gl'inviali di Venezia Gii. Fkesciii — G. 15. Giustiniani — G. Giovanelli — E. Todros — C. Correnti. 18 Settembre. (dall'Indipendente) 11 Circolo Italiano ha volato ieri sera il seguente indirizzo : ALLE GENTILI CITTADINE DELLA SOCIETÀ’ PEL SOCCORSO AI MILITARI. A \oi che conoscete come si possa dirigere ad alto e generoso line la potenza irresistibile che Dio ha collocato nella parola, nello sguardo, mi sorriso della donna italiana; a voi che del tempo vostro^ degli agi domestici, faceste omaggio alla patria; e con l’alletto d’una madre, di una liglia, d’una sorella lenite premurosamente gli affanni al milite ferito o malato in servizio della causa santa; che procurate a tanti nostri fratelli quel letto e quell’indumento di cui mancavano, che sollevate da tante cure il governo, il quale può in questo modo più assiduamente attendere alla difesa; a voi gentili ed animose cittadine il Circolo Italiano in Venezia porge in nome del popolo i più vivi ringraziamenti. Voi siete avvezze a ricevere le benedizioni di coloro che avete beneficato; ma riceverete senza dubbio con faccia amica l’indirizzo di un’associazione patriottica di uomini liberi, solita a dir francamente tutta intiera la verità a qualunque persona, e al solo scopo intesa di giovare con la parola, con l’opera, col consiglio al miglior bene di questa nostra carissima patria. Noi ci proferiamo a voi, per qualunque cooperazione della quale possiate abbisognare nella nostra santa intrapresa: come noi per quanto può giovare all’Italia non mancheremo di contare sull’eloquente vostro concorso, come non mancheremo di predicare l’esempio vostro generoso, affinchè venga dal maggior numero possibile di donne italiane con nobile emulazione imitato. A voi si uniscano molte e molte delle Veneziane, e con voi formino 'ma santa cospirazione affinchè nessuno dei difensori della nazionale indi-pendenza manchi di quello che la salute, e la decenza richiedono; affinchè i giovani del nostro paese ricevano nella dolcezza dei familiari col-loquii le esortazioni più energiche e più cordiali a mostrarsi degni del •ionie italiano ; affinchè l’erario della patria sia sovvenuto con la necessaria abbondanza, e nessuna famiglia ricusi la sua parte di sacrifizii; affinchè 'edano gli stranieri che la frivolezza rimproverata alla società italiana ei-a uaa calunnia, e clic le cittadine di Cornelia sanno volere dei figli