439 tpiali noi siamo, quell'uomo corrispondere ni tanti saluti, festeggiare la nostra unione, e baciare del bacio sincero clic imparadisa l'anima, or l’uno, or l’altro, e come fossimo una sola famiglia, egli qual padre coi figli consumare Ira le speranze d’un migliore avvenire i giorni d'esilio E dii ci assisteva a Venezia? Chi affaticava col pensiero* con l’opera per porci ad un collocamento? Chi impose a sò stesso tanti sacri(ìcii ? Chi, se non l’anima paterna e magnanima del nostro Presidente DEMETRIO MIRCOVICH? — Imparino que’stolti che invidiano i di lui meriti, imparino da lui come devonsi trattare i propri fratelli, in che consista la vera fratellanza, il vero amore ITALIANO. Ah fratelli! felice Italia se ogni uomo come il MIllCOVICH sapesse inspirare l’amore di patria* il disinteresse alle sostanze, l’abbandono d’ogni cosa più cara* per la santa causa ITALIANA! no che in allora gl’ITALIANI 11011 avrebbero a temere le schiere elei barbari, i quali per combattere questo Santo terreno avrebbero bisogno di scatenare i mari del settentrione, ed innalzarli cotanto da inondare con le loro acqué ventiquattro milioni d’uomini* per ammorzare il vulcano deiriNDIPEN^ DENZA ITALIANA. Fratelli! ora sapete quanto quell’uomo che idolatrate* sia divenuto prezioso anche nella sua emigrazione : Tra breve egli ritorna a Voi .... Correte* correte alle sue braccia, EGLI solo vi ha salvato fratelli* figli, amici .... EGLI È L’ANGELO SALVATORE degli emigrali Miranesi. 27 Ottobre. mim RULLETTINO DELLA GUERRA. Venezia, 27 ottobre 4848 ore 12 inerid. Questa mattina le nostre truppe uscirono dal Forte di Marghera, dirigendosi sopra Mestre* e contemporaneamente sbarcarono a Fusina. I rapporti* che ci vengono dai nostri comandanti* fanno conoscere che, dopo viva resistenza, Mestre venne occupata* mentre lo truppe sbarcale a Fusina proseguivano la loro marcia incontrando minori ostacoli. In conseguenza dell’occupazione di Mestre e Fusina, si sono falli sull’inimico olire a 200 prigionieri, e gli vennero tolti 8 pezzi di cannone, 6 cavalli* carri di munizioni da guerra, tra le quali 200 cariche da cannone, già approntate per valersene contro di noi. Tra i prigionieri si contano varii uffiziali. Tosto che ci giungano i particolareggiati rapporti e di questi e dei Successivi fatti, ne daremo notizia. PER INCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO Il Seg retario Generale ZENNARI. LUIGI ANTONIO BRAGHETTA. v ----- PROrtisoRirfi Venezia.