359 tribunale, e le carceri situate nella stessa fortezza, sono state occupate dalle truppe, che mostrano una estrema diffidenza ed il più grande accanimento verso i cittadini. Le contribuzioni sono stale aumentate del doppio, e il Seminario messo a disposizione del tribunale, per le sue sessioni. Entro il giorno 10 poi un ordine severissimo ingiunge di depositare presso le autorità ogni sorta d’armi. « Si parla di attaccare seriamente Osoppo e di bombardarlo, se non si arrende; ma finora il comandante ha soprasseduto da tale disposizione per le rimostranze dei vicini comuni, e per le assicurazioni, avute dalle autorità comunali, che una tale disposizione sarebbe cagione d’ima generale insurrezione in tutto il paese, stante che il contado specialmente riguarda il castello con una venerazione trasmessa loro dagli avi, e si è abituato a considerare quel vessillo italiano come la stella del salvamento. » (*) \ 7 Ottobre. (dall5 Indipendente) Al Circolo Italiano fu comunicato nella seduta di jeri il seguente indirizzo, di cui fu ordinata la slampa. AI VENEZIANI. Da questa terra che, prima fra le italiche mandò un fremilo contro l’austriaca tirannide, da quesla terra che per lungo ordine di giorni resistette contro Foste minacciante d’intorno le sue mura, che vide intrepida ardere le sue case, devastare i suoi campi, scorrere il sangue dei suoi figli, da quesla terra contaminata dallo straniero, recinta di spie, ti mandiamo un addio, o Venezia. — Te veneriamo qual madre, te salutiamo cpial sorella, innanzi a te riverenti ci prostriamo, come delubro unico, sacro alla nostra indipendenza. — Il nostro cuore freme amore di patria. — Oh ! abbandona una volta i tuoi inespugnabili baloardi, fa sventolare nuovamente sulle nostre terre il tricolore vessillo, c vedrai come ci avvingheremo a lui, come qual polve sarà disperso il vile straniero che ci conculca e c’irride. Oh! questa volta non c’illudono promesse di re. — Indipendenti e liberi vogliamo essere, o morire. — Non far vani i nostri voti; mostrati a noi, e l’austriaco più 11011 sarà. I CITTADINI DI TREVISO. 4 7 Ottobre. {dall’ Indipendente) ULTIME NOTIZIE. Livorno, 10 ottobre. Il nostro governatore accompagnato dai cittadini Giovanni La Cecilia e Antonio Pelracchi si è recato stamane a visitare il forte di Porta-Mu-l'ata, dove ha esaminato minutamente tuli’i lavori che si fanno. — Annunziamo con piacere che più di cento operai ivi lavorano ad affusti da campagna e cassoni. (*) Com’ è noto, queste considerazioni non valsero poi a preservar Osoppo dall’assalto ; il quale però diede alle armi italiane un nuovo motivo di gloria.