208 sibile, la pace del mondo; ma troppo grave onta noi le faremmo credendo che all* amor della pace ella voglia onore e politica sagrificare, Non erano poi soltanto l’onore e la politica che ¡1 sig. Cavaignac dovesse consultare, ma anche le affezioni della Francia e il dovere di ogni popolo di soccorrere, potendo, gli oppressi; giacché sono pur queste fra le cause belli prò aliis suscipicndi. Ed a che ora permetterebbe che l’Austria coi suoi accorgimenti prolungasse le trattative di pace? Questa ormai, atteso il contegno di quella Potenza, non è più da sperarsi, almeno quale noi la vogliamo, e quale anche Francia la volle e la vuole, cioè tale elio abbia per base l’affranchissement dell’Italia; e il ritardo non può che nuocere allo stesso nobilissimo intento della pace, col rendere assai più disastroso e difficile il conflitto che sarà necessario per ottenerla. Pel caso poi che, in onta a questa nostra previsione, potesse conciliarsi la pace senza guerra, siaci permesso di ricordare alle grandi Potenze mediatrici l’antico legato di Piperno che, interrogato dai vincitori qual pace si aspettasse, rispose; se buona la darete, ferma e perpetua; ma se cattiva, non lunga. E, poiché tanto è in poter loro; deh! facciano che a noi la pace non pesi più della guerra; si guardino da quella via di mezzo quae ncque arnicos parat, neque inimicos tollit; riflettano ai vantaggi che devono ripromettersi due nazioni essenzialmente manifatturiere e commerciali dal risorgimento e dalla prosperità di un popolo agricola per eccellenza, e iinora consumatore di merci Germaniche, delle loro men belle, ma molto meno costose; avvertano che questo popolo sarebbe loro legatissimo per vincoli di riconoscenza ed anche per necessaria clientela; pensino altresì che F Italia, confederata e libera da stranieri dominii, continuerebbe per tutta la frontiera, tra la Germania e la Francia, quell’ufficio di neutralità, che per uua parte, presta attualmente la Svizzera; e pensino in fine che da questo primo e grande atto della Francese Repubblica dipendo forse l’interna sua tranquillità c la sua politica importanza, l’una c l’altra oggidì necessarie alla pace di tutta l’Europa, T. 1___ 28 Settembre. REGOLAMENTO PEL SERVIZIO DELLE BARCIIE-QMNIBUS AD USO MILITARE. 4. Col primo di Ottobre 4848 viene istituito un servizio regolare giornaliero di Barche-Omnibus da Venezia a Ghioggia, da Venezia a Slargherà, da Venezia ai Tre Porti, da Venezia al Lido e viceversa. 2. Questo servizio sostituirà tutte quelle barche tanto a posto fisso, quanto straordinarie che vengono tutto giorno assegnate pel trasporto di persone o cose di lieve volume da Venezia a taluno dei punti indicati e viceversa. 3. In tutti quei casi nei quali una vera urgenza non reclamasse lo stacco di apposita barca, dovranno servirsi degli Omnibus tutti gli Uffi-