344 il popolo armato di mannaie e pale, e gli accademici coi loro cappelli calabresi, e la guardia nazionale invadevano la casa di Dio. Finalmente si scopersero due individui: l'uno (certo signor dott. Ackermann) venne crudelmente maltrattato con sciabole e coi calci dei fucili, e soltanto con proprio pericolo riesci agii accademici e ad alcune brave persone di sal-\arlo da sicura morte. Intanto echeggiò dappertutto il grido di rivoluzione; i nomi di Latour e Bach sembravano essere per tutti la parola d’ordine, cd una moltitudine di gente accorse al palazzo dei ministro di guerra, in cerca di Latour per impiccarlo. Al Graben e nelle strade vicine, nonché all’Hof e nei contorni del palazzo ministeriale il popolo ed il militare vennero in sanguinoso conflitto. Due compagnie di pionieri occuparono il Graben ed una divisione d’artiglieria cominciò a farvi fuoco. 11 popolo, ma specialmente quelli della legione, e sopra lutto i tecnici, facevano fuoco sulle vie laterali. Anche le scariche di mitraglia, le (piali penetrarono sino nelle botteghe presso lo Stock am Eisen, non valsero a disperdere la folla, e i pionieri, i quali sperano avanzali due volte sino alla chiesa di S. Pietro, mantenendo un vivo fuoco, furono alla fine obbligali a ritirarsi, e si salvarono parte nelle case vicine, (due vennero disarmati) parte verso lo Schatten-thor, dove pur furono disarmati da alcune centinaia di membri della società degli operai. Pugna eguale ebbe luogo all’Hot. e con egual successo; i granatieri di guardia al palazzo del ministero della guerra simpatizzando col popolo, il palazzo fu di leggieri perduto. Le masse del popolo armate di lancio, picconi e mannaie, nonché accademici e guardie civiche, vi penetrarono, e cercarono Latour. I granatieri dissero ch’egli v’era; ma indarno si cercò in tulli gli angoli di questo vasto edifizio a quattro piani, e già si voleva desistere, allorché i granatieri assicurarono di nuovo il popolo che il generale trovavasi assolutamente in casa. Si rinnovarono le ricerche, e si rinvenne lo sciagurato, nascosto al quarto piano. Da prima mostrò molto coraggio; ma allorché giunse nel secondo piano, e vide gl’individui che lo contornavano, pregò per la vita. Gli si rispose con un colpo di martello sulla faccia, e lo si percosse con sciabole e lancie. Fu precipitato giù, e dopo alcune baionettate, spirò sulla piazza presso la fontana. Bla non bastò; gli si strapparono i vestiti; ed indi, avvolgendolo in un lenzuolo, lo si appiccò ad una lanterna della piazza, orribile spettacolo al popolo irato. Mentre tutto questo accadeva, il Gomitato degli studenti ed il Comitato centrale della società democratica erano in permanenza onde condurre e dirigere il movimento. La sessione del Parlamento non principiò che tardi, rifiutandosi Strobach di aprirla per seguire le norme del regolamento (!). Il popolo si diresse frattanto all’arsenale imperiale per ricevervi anni e munizioni; furono erette delle barricate in tutta la città; i bastioni occupati dalle guardie nazionali e degli studenti; tutte le campane sonarono a stormo, e gli abitanti de’sobborghi accorsero in massa. Tulli si diressero verso l’arsenale, dove v’erano due compagnie di truppe polacche, che si difesero da leoni. Allorquando il popolo comprese di non