409 gliuolo, scherzate? Quando perfino le lasagne od i ravioli cantano « giù Pinelli! » voi volele inquietare il Signoreddio perchè s’occupi di codesta porcheria? Non discendereste già da quella vecchia che piangeva Nerone? Milite E aveva torto quella vecchia? Al Pinelli non potrebbe succedere, per es., un ministero Fava o Facelli? Padre. Cibò! spropositi! Milite. Un ministero Bianchi-Giovini? Padre. Eh via! pessimista! dove scendete colle vostre supposizioni? Ci manderete a scegliere i ministeri nel letamaio? Milite. 0 qualche fiorellino soave della specie delle margherite? <> qualche pari di Francia dismesso? Tutto è possibile in questa valle di lacrime e di Bascialaggi liberali. Del resto non è per paura d’un ministero peggiore ch’io mi rivolgo a pregare Dio — convengo anch’io che peggio di cosi . . . Padre. Diavolo falla! Han da esser tutte sassate? Milite. No, no, ha ragione; peggio di cosi non ci può cascare addosso: ma, che le ho da dire? . . ho paura dell’oppio. Padre. Come dell’oppio? Milite. Tutta Italia s’è accasciata in una torpedine sacrilega e fratricida contentandosi di gridare: « Giù Pinelli! giù Bozzelli! giù Soglia !... » e via cosi. Se costoro cascano dalle loro rispettive berline ministeriali, tutta Italia si metterà a cantar vittoria, a parare e illuminare i balconi, e a pavoneggiarsi come d’una gran conquista; e in sostanza clic cosa avremo conseguito? niente. Padre. Avremo un altro ministero che farà camminare le cose per bene, verso lo scopo che si desidera. Milite. Che non ci farà fare un’oncia di strada di più, Padre. Quando si cominciò la guerra erano pur ministri gli uomini cari a quella privilegiala parte del popolo che ha voce in capitolo; eppure polerono mandar le cose a modo loro? Fu gettalo Milano ai Tedeschi come tur olla al lupo affamalo, poi Parma, Modena, Piacenza, le fortezze e lutto il cofano, finché il lupo disse: basta: se più ne voleva, più gliene davano. Or bene: i ministri di allora, galantuomini ma un po’allessi, si lagnarono, si apposero, e per questo? forse che si ripigliò la guerra? Gioberti andò a Vigevano, e fu ricevuto colla musica del: Malborugh s'tn-va-t-en guerre, e rinviato con quella del: va-t-en vuir s'ils viennent, Jean. Nello spurio governo costituzionale i ministri sono marionette, fantocci impagliati. Se sono uomini di cuore e caldi d’onore patrio, il roarioneltaro che ha le fila in mano, li logora, li scredita e ii costringe a licenziarsi; se sono lerci, servili, gesuilanti, hanno la faccia acciaiala contro la vergogna e gli orecchi foderati di prosciutto. Venga un ministero Gioberti, Pareto, od altro corpo-santo della dottrina, si dormirà altri tre mesi nella beata fiducia che il nuovo ministero eseguisca la federazione impossibile e ricominci la guerra; e poi si pagherà caro un secondo disinganno: il maestro al cembalo è mutato, ma la musica è sempre quella. Laddove se rimanesse in sella l’antipatico miuistero Pinelli, essendo già vuotato il sacco delle maledizioni contro di hi, c’è luogo a sperare che si venga presto all’argomento concludente