94 loro nome questi momenti solenni. — I loro nomi furono maledetti — saranno maledetti come il nome di Caino di generazione in generazione. » E a voi, o valorosi, che cadeste da forti nella battaglia — posi leggera sul vostro capo la terra. 11 vostro sangue sarà vendicato. — L’angelo degli eserciti, di questo sangue tinse i despoti della terra, e Dio ne ha segnato il risorgimento dei popoli. » Ove la tempesta si addensi ancora sul nostro capo e intorbidi le onde de’nostri mari — uniti con voi, o soldati, sapremo disperdere i fulmini e tranquillare il furore dei venti. » Credete forse che ad inutile pompa ci sia data una spada, e che un fucile si renda strumento inutile nelle nostre mani? » Il giorno in cui la nostra libertà fosse minacciata, e le arti e le infamie di alcuni volessero illudere ancora una volta i diritti del popolo^ voi ci vedreste combattere al vostro fianco, emuli del vostro valore. » Perchè il sangue dei nostri padri trascorre ancora nelle nostre vene, e la loro antica grandezza non è suono vano di gloria nell’ animo de’ Depoti. » A forti sentimenti c’inspirano le antiche memorie, nè il sasso di Portoria giace dimenticato. » Prodi guerrieri di Goito, di Pastrengo, di Volta, l’ora della nostra indipendenza è battuta. Svegliamoci. » La libertà nasce dai sacrificii. — Molti e grandi ne avete sofferto, e non bastano. — Non bastano, e voi non retrocedete — e noi divideremo assieme gli stessi pericoli, come in oggi beviamo alla stessa tazza, dividiamo lo stesso pane. » In tal modo il nemico cadrà disperso, e le nazioni, ammirando la forza delle nostre armi, diranno : » Ventiquattro milioni di uomini potevano insorgere; ma pochi milioni furono i generosi. » Le tre corone colle quali si adorna il capo Colui che primo diede lo slancio all’Italia, pesarono tre volte funeste ali’Italia — e i pochi milioni si videro abbandonati. » Altri promise ai popoli la libertà, e circondò di cadaveri il trono, e il re si vede tramutato in carnefice. » Ma i pochi milioni non si sono abbattuti, non caddero. — Calcarono sul capo dei re una corona di spine, e i pochi milioni di uomini hanno liberata l’Italia. » Evviva all’Italia! Evviva ai difensori della sua indipendenza! * ULTIME NOTIZIE. Qui si sparse la notizia che nelle provincie venete i generali austriaci procurino di far sottoscrivere una specie di registro simile a quello della fusione per dar a credere all’Europa che la maggioranza della popolazione desidera il ritorno del paterno regime imperiale; e che trovino da per tutto delle onorevoli resistenze. Siccome per altro non sarà impossibile che le male arti dell’ingauno e del timore possano indurre i