491 fiducia, clic si vorrebbe dalla Camera verso il ministero. E’ pensa clic un tal voto 11011 possa accordarsi, nè per la mediazione accettata, di cui non si conoscono le condizioni, nè per l’amministraziene interna, perchè non furono esaminati gli atti cd i latti del ministero accennati nel suo rendiconto. Ei vede invece motivo di disapprovare il [lassalo, poiché la mediazione non gli parve mollo opportuna; nè le sue condizioni sembrano tali da poter essere dalla Camera accettate; c quanlo all’interno, senza riandare molli latti, che sarebbe agevole addurre, certe leggi si fecero coll’abuso di quel voto che la Camera concedè al ministero. Quindi ei conchiude : Se dunque dovessi ora prendere un partito, dovrei non approvare, ma disapprovare quello che si operò, dovrei non dar voto di fiducia, ma rimanere assai guardingo. Ripeto però ch’io non faccio queste osservazioni per esprimere un’opinione; lungi è da ciò il mio pensiero: vorrei avere maggiori schiarimenti; le sottomelto solo per dire, che nello stato delle cose io non posso dare un volo di approvazione, tanto meno un voto di fiducia. Del resto, mi unisco a' miei amici e colleglli, i quali dichiararono su questa bigoncia che non intendono di elevare questa questione su ciò: il tempo non ci mancherà per questo. Noi non dobbiamo ora trattenerci sul [tassalo, dobbiamo esaminare unicamente ciò che occorre di provvedere per l’avvenire: penso perciò, che debba lasciarsi in disparte ogni questione, che abbia tratto a quanto dal ministero si sia fatto, che involva approvazione o disapprovazione, come confidenza o sfiducia, e mi restringo a dire ciò che mi pare debba farsi in appresso; lo dico in poche parole, perchè già scende dalle considerazioni che ho sin qui tenute. Noi siamo in uno stalo il più terribile ed il più fatale per una nazione, in uno sialo nè di guerra nè di pace; non abbiamo la guerra, ma ne soffriamo tutte le disastrose conseguenze, senza averne le speranze. Le forze della nazione si esauriscono , il commercio langue, le finanze rimangono impoverite: le imposizioni ci colpiscono: le braccia sono tolte all’ agricoltura senza alcun frutto. Egli è quindi indispensabile uscire da questa condizione, la quale, se durasse più a lungo, ci rovinerebbe assai più che la stessa guerra. Ma mentre è necessario di uscirne, abbiamo la mediazione, e non possiamo perciò proseguire la guerra: non sappiamo se l’esercito sia ancora in uno stato in cui possa riprendere le armi; è dunque di assoluta c di estrema necessità che si faccia in modo da uscire da una sì angosciosa situazione il più presto che sia fallibile. Pertanto io propongo una mia idea, la sola che mi sembra conciliare i fatti compiuti coi provvedimenti che la salvezza dello slato può richiedere; io la sottopongo al giudizio della Camera, ed è che si fissi un termine a questa mediazione, che, secondo me, sarebbe di 10 giorni (agitazione con applausilj e voci: troppo! .... troppo! ....), e intanto si nomini una Commissione composta di sette membri per esaminare (salvi i diritti della nazione) le cose occorrenti in caso del probabile ricominciamento della guerra. (Bravo! Bravo! Applausi universali.) 11 presidente dei ministri riassumendo quanlo fu delto dal ministro