buon drillo traditori e matricidi, che solo la speranza di aver compagni nei tradimento spinge coloro, che comandano, ad una tale intimazione. A qual prò tante passate fatiche, gli stenti, i digiuni, le veglie, le faticose mar-cie, i disagi lutti della guerra? il sangue dei nostri Fratelli, dei martiri avventurosi della libertà rimarrebbe invendicato : noi stessi saremmo presto o lardi preda dei barbaro. Reduci alle nostre Città, i Padri e Madri, gli Amici, i Congiunti dovrebbero arrossire nel vedersi e reputare assai più fortunati coloro, i quali non riabbracceranno i proprii parenti morii gloriosamente nella difesa d’Italia. I Cittadini movendo il capo in segno di scherno ci scagnerebbero addosso l’anatema meritato da . coloro, che pongono le mani all’aratro, e nel mezzo del lavoro si coricano all’ombra di amica pianta; ci strapperebbero di fronte l’alloro, che ci accordò la patria riconoscente per il nostro coraggio e la nostra fermezza: ognuno si pentirebbe dei profusi encomii, e noi coperti di pesante infamia dovremmo esulare dalla diletta patria. Quale non sarebbe la gioja dei nostri nemici per F ottenuto trionfo, i quali tante e sì ree macchinazioni posero in opera per disgregarci! Questo solo pensiero bastar dovrebbe a tenerci vieppiù uniti e concordi. Strìngiamoci adunque intorno alla «ostra bandiera: guai a colui che ardirà anco biecamente guardarla! Noi protestiamo di non voler riconoscere patti segreti dettati da un barbaro, che fuggiva debellato dai prodi Bolognesi, e accettali da un timido Cardinale e forse anco traditore. La Nazione il popolo soltanto ha il diritto di sanzionare leggi, giurar patti: tutto ciò che tramasi, tutto ciò che viene stabilito nei segreti degli aulici Gabinetti per noi è un nonnulla, nè possiamo, nè vogliamo aderirvi. Alla piena luce del giorno convien discutere i nostri politici interessi e Io appigliarsi al partito migliore : la nostra inchiesta è breve e precisa L’ITALIA LIBERA E INDIPENDENTE; IL NEMICO OLTR’ ALPE — 0 VINCERE O MORIRE. Ecco la nostra decisione. Qualche anima vile ed infame sperando intimorirvi vi sussurrerà all’orecchio con amaro sogghigno, che i compri satelliti dei despoti, purché ottengali l’intento, giungeranno all’eccesso delia barbarie facendo sospendere i pagamenti alla truppa necessari» : no, per Dio, che di tanto non saranno arditi: ma se pure ciò avvenisse, che importa? Riuniremo tutti i nostri particolari peculii, ne formeremo una sola cassa per sostentare i nostri compagni, i quali per le interrotte comunicazioni sono privi da tanto tempo di nuove delle loro famiglie c di danaro: esausti i nostri fondi ci appelleremo alla patria : Essa grata e riconoscente si terrebbe fortunata e gloriosa di sovvenire alle nostre bisogna, e volonterosa accorrerebbe in nostro aiuto con larghe elargizioni. Che se questa (rifugge l’animo solo al pensarlo) negasse soccorso ai suoi figli, ai suoi prodi difensori, sarà giuoeoforza dilungarsi da queste contrade, finché rinsaviscano i suoi abitatori. — Le Venete Lagune ci attendono: quel-Feroica Repubblica ci porge amica la destra: essa sola rimane unico baluardo della Italiana indipendenza. I nostri fratelli colà ci attendono ; è sacro dovere soccorrerli e con essi dividere la loro sorte. Venezia per la naturale sua positura è imprendibile; e spero, che resistendo intrepidamente al furibondo Austriaco, da essa avrà origine il nuovo e duraturo italiano risorgimento.