... 405 pensieri e di destini, e s apparecchia a dividere con fssa i pericoli e la g oria . i i\a I riestte, che, scotendo da’suoi sandali la polvere dell’igno-nnnia, s a za raggiante di nuova luce, e dominando il suo mare, manda Ta.'e ..** 1 annunzio del suo risorgere alla rimaucnte Italia? na nes e. già je sue piazze, le sue vie, il suo porto sentono la nuc-V '!.a’ ^ ie si diilonde come raggio di benefico solo, il quale, succedcn-< o s cri le: inverno, educa i germi della reduce primavera. »cnr.li ° snt u ( U0P°j 0 Irieste, che per la tua rigenerazione tu debba ¡1 CIe ,a u (llieÌ5* industriosi tuoi cittadini, che sono nati sotto altro 5. ? popò ano ora i tuoi fiorenti mercati. E perchè? sono essi U01 <8 1 * elezione, interesse, gli ha fatti nostri connazionali, uè mi.;« 1101 ai'i ^ da confondere l’oppressore d’oltremonle col nò ailV0!T ° con»nercio, che, abbandonata la sua terra natale, ven-sono p««inCC lr°,.a Il0st,a della Slia famiglia, delle sue industrie. E non L'uem genien i a paro di noi, e al paro di noi non combattono la è s-ià »ni n i°V- cs,Potlsmo e 1 oligarchia ? Chè la guerra nostra non combaUer^/v l\v na,ZI0Ilc co"t'o nazione, e perchè mai avrebbero esse a cimo h I)rnnrin°fi *■ j| proprio suolo da coltivare, non ha cias- „li j,'| • p11"^ 1.‘l? ,ie cu* se,i0 godere della vita e dei doni che gii na largito la Provvidenza? la euerr^^ &uerra dell oppresso contro dell’oppressore, 'oiHro i. ri,, C°K.‘‘'/‘ ChÌ 10 c0nc,,lca> 1« guerra dell’Evangelio ia dell’ Italiano è* 1^ ~ '"i11'5 C,1C gl* failll° contrasto ! Quindi la guer-1’ olia-irchia i • r °uc.Ma ssa deH’AIeinanno contro la congiura del-volta chili rii ! l,,'n,,R'- ,ChC imP°pla d,e «desso „„„ siano, come una enti' rono S Wl ' r, ? Ai cl‘e P«™ non neir^MM nÌn'r ,'"l° ' ^ ^vo,Ie'o seppellire gl’intelletti Ì mi?!,mie,lini . pe.r!5 !ZI0IIC, an,molli^ i cuori ingollandoli in tutti 'mi, annientare la volontà e la virtù perpetuo, d’esilio, di diuturni torme, i diP1»10 esM dl Mf“re '¡erosi che pure osano gridare : no aveT Wo™™", quei ge- (! sollevare il funebre lenzuolo cheZiS "W™’ ch(f ‘Tlar°,1° " lei, perchè non fosse veduta? In „ Zi* ^ T“0 ?°T S'«, chiediamolo alle steppe della S beri a i «• M ° ' Y P“""0 ? 5* scerete di Lubiana e di Spielber- allr ^ , T°n del ^ lcaso>. aì[C. Cosenza, eli Napoli, a Messina! P d' Hode,,a» d‘ Varsav,a> 1,1 Le città delle provincie venete e lomhatvi« • p i > campagne s’accumulano di morti duecTntomi, r ’ n)|nghi i» suolo straniero e passarono I!gli d erran° ra" cia della miseria ; un branco d’avoltoi ^cÌlTI, de"* " M * T'' sq ii al lenti, e ne dilania e ne ingoia n