179 Ma la guerra, cred’io, non ¡«coppieri!, e nullameuo i vantaggi delia mediazione supereranno l’aspettativa dei più esigenti, quand’anche non s» trattasse delle politiche libertà commerciali che loro otterrebbero un vantaggio incontrastabile. 11 dominio austriaco in Italia esercita un impero tirannico sopra tutte le nazioni commercianti dell’Europa e del mondo , in quanto che esso confisca la ricchezza italiana a vantaggio d’un paese ove il commercio è pochissimo colto e laborioso; e l’industria pochissimo intelligente e raffinata. È tanto ragionevole quanto giusto che il prodotto (felle arti francesi od inglesi sia liberamente scambiato colle ricchezze del suolo italiano. L’industria inglese e francese perverrebbero col tempo a perfezionare coll’esempio l’industria italiana, ma intanto esse troverebbero tra noi una ricompensa ai loro sforzi e ai loro ardili tentativi. L’Italia libera e loro amica varrebbe certo delle colonnie schiave ed oppresse; i legami commerciali raffermerebbero i legami politici ed assicurerebbero maggiormente la pace del mondo. E per non vagheggiare troppo lontani eventi, basti il pensare quale è per essere la sorte di Parigi nel prossimo inverno, con un credito vacillante, con tante fortune cadute, con tante migliaja di operai erranti per le strade. Al disotto di questo strato orribilmente mobile sovra un torrente di lave che minaccia di straripare, d’inghioltire ogni cosa. Fa d’uopo togliere agli appetiti le occasioni, ai sofismi i pretesti; bisogna trovare del pane a qualunque prezzo per non avere la pace a qualunque prezzo. Il commercio rianimato ravviverà l’industria. Strana catena di cose umane! La ribellione dev’esser vjinta o dalla guerra o dai preparativi delia guerra; la fame d’un popolo può generare la libertà d’un altro popolo; il doppio, pericolo crea la salvezza; il male si fa rimedio per chi sa valersene. Ma, lo ripeto, fa d’uopo affrettarsi. Sarebbe desolante c funesto molto più per la Francia che per la stessa Venezia che il soccorso fosse apprestato dopo la sua caduta! Una lega più accannita di quella di Cam-bray composta di nemici insaziabili e di temibili amici stringe Venezia dappresso da più di cinque mesi. Badiamo che la stessa mediazione non termini con un agguato. Parlasi adesso di prolungare l’armistizio; sarebbe un colpo crudele per Venezia la quale non potrebbe sostenere lungo tempo l’urto nemico, che non potrebbe durarla nella indecisione tra la libertà ed il servaggio, tra la vita e la morte. Io lo dissi : avete una base di un vantaggioso trattato e permetterete che vi sia tolta ? Vorrete tornate inutili tante angosce , deludere tanta aspettativa e tutto ciò mostrando di compiangere e di soccorrere? Abbiate pietà di codesta città la di cui vita fu più lunga che quella di Roma e che rinasce alla libertà per uno sforzo maggiore di quello della stessa Roma. Qual è il Governo che cinquantanni dopo sua caduta risvegli memoria di sè nei vecchi per tal ricordo piangenti ? Soccorrete alla città il di cui dominio e commercio si estesero sopra i paesi più fecondi di speranza, l’Italia, la Grecia. Fllliria, l’Oriente. Orni un colpo d’occhio fece volare il suo alato sulle rive di Bisanzio-, Zara e Zanle; essa chiamò dalie coste della Dalmazia la famiglia da cui