429 in ini feci mallevadore che avreste continuato nella vostra fedeltà, nel vostro valore, e voi non vorrete dare una mentita alla mia parola. Prodi compagni d’ arme de’ miei vecchi giorni ! Noi viviamo in un tempo di avvenimenti funesti, ma appunto da queste difficili lotte più splendido ne uscirà il trono dello imperatore, più felice e più forte, la patria. Non obhliate che siam tutti figli di una patria, unita con vincoli consacrati da secoli; l’audace mano di alcuni ribelli non deve sciogliere questo magnifico legame. La mia fiducia in voi è forte ed inalterabile. Alla vostra lesta aspetto tranquillamente l’avvenire, giacché noi non abbiamo ancor obbliato, nò come si combatta, nè come si vinca! Viva l’imperatore! Viva la patria! Il eonte Radetzky_, m. p. feldmaresciallo. --—- Il Corriere Mercantile del 19, reca una data d’Alessandria, 17 ottobre, da cui si desumono le seguenti notizie fresche e positive: Si concentrano 60 mila uomini tra Mortara, Gasale, Valenza ed Alessandria. Il quartiere generale è in quest’ultima città. Bava sarà generale in capo, Chrzanowsky capo dello stato maggiore. La guerra pare certa, e quel di’è meglio, offensiva. La Concordia del 16 stampa due lettere da Renna e da Venezia, per dimostrare, col loro contenuto, come la prima, libera da minacce straniere, sia infelice; la seconda, in mezzo a tanti nemici e da tutti abbandonata, stia balda e serena alla riscossa. La Dieta Italiana del 19, ha da Torino che il 43 quattromila soldati circa delle brigata Savona e Savoja si affollarono davanti al palazzo Madama^ gridando a piena gola: « Viva il re, non vogliamo la guerra, abbasso la guardia nazionale! » Durò un'ora questo spettacolo. Ila pure da Torino, il 17, che a Genova Garibaldi ha aperto un registro per accogliere le firme di chi vuol seguirlo in Lombardia. Ila raccolto già parecchie firme di Liguri e di Lombardi. Leggesi nel Contemporaneo, in data del 19 : « Giustiniani andò a sollecitare il Circolo popolare di Roma per ottenere la sua coopcrazione al prestilo di 10 milioni per Venezia; vi trovò simpatia. » 25 Ottobre. (dall’indipendente) CIRCOLO ITALIANO DI GEINOVA. Seduta del io ottobre. Un grande applauso salutò la venuta di Garibaldi. 11 presidente fa un lungo ed animatissimo discorso sui fatti dcll’Un-ghcria_, sulla rivoluzione di Vienna, e dice come bassi a trar partito da questi avvenimenti, e muovere in massa, armata mano, in soccorso della Lombardia. Quindi propone di aprire ruoli per formare un corpo di volontarii, particolarmente fra i Lombardi e i Veneti, onde essere partiti alla immi-