101 Compagni! non lo dissimuliamo, ci restano ancora molti saerifizii da fare pel trionfo della nostra causa, ma dessi saranno minori, ed il trionfo più vicino, nella nostra concordia e nella nostra perseveranza. L’ esempio dei pochi sfiduciati non può essere norma ai generosi che hanno fede nella indipendenza Italiana. La prossima congiunzione della divisione Durando alla nostra, e le loro concertale operazioni ci faranno conseguire onorate vittorie. Viva l’indipendenza d’Italia! Venezia , dal Quartier Generale. Il GENERALE FERllÀRI Comandante la Divisione. 44 Maggio. GOVERNO PROVVISORIO DILLA REPUBBLICA VENETA. LA MUNICIPALITÀ’ DI VENEZIA. • Alcuni cittadini offersero al Municipio di alloggiare gratuitamente quegli uffiziali feriti che qui venissero trasportali dal campo, ed effettuarono la loro offerta accogliendo nelle loro case quei Pontilicii jeri arrivati che sparsero il sangue nella gloriosa difesa di Treviso. Il Municipio porge a pubblica conoscenza questo fatto , ed avverte che presso di esso verranno accettate le necessarie offerte per quest’ oggetto, essendo ben certo, che un sì nobile esempio troverà imitatori, onde dimostrare gratitudine a quei valorosi che combattono a tutela della nostra indipendenza. Il Podestà GIOVATIMI CORRER. 15 Maggio. BALLETTINO DELLA GUERRA. Abbiamo nuovi particolari sui fatti di Treviso del giorno -12 maggio, il primo di tutti i Corpi componenti il presidio di quella città ad uscire incontro agli Austriaci, fu quello che dirigeva il bravo De Capitani, attuale comandante del distaccamento della legione degli esuli Italiani. Quaranta di questi con alcuni Pontilicii fecero la prima sortita alle ore cinque e mezzo antimeridiane. L’ Austriaco allora dominava la strada maestra, forte •h 4 a 5000 uomini in colonna serrata, mascherando due pezzi di cannone e fiancheggiato a dritta e a sinistra da 50 a 40 cacciatori, tenendo nascosta la cavalleria dietro un casolare al fianco destro. Il fuoco fu sostenuto dai nostri fino alle ore 12 con successo. Poscia