476 propria. La prevalenza delle ragioni potrebbe sola negli altri o in me, determinare l’arresa. La nostra forma di Repubblica, che è la divisa del Governoè provvisoria come il Governo medesimo. Io sono quindi nel pieno diritto di manifestare la mia opinione sulla futura forum di Governo stabile che ci possa convenire, e la prima prova di maturità Repubblicana sarà quella di rispettare le opinioni altrui per essere nella propria rispettati. Io credo quindi della più alla convenienza che il Comitato di pubblica sorveglianza togliendomi alla condizione peggiore di quella che. sarebbe s’ esistesse la benemerita Censura Austriaca, apponga pel proprio decoro la dichiarazione Uffiziale: « che ogni Tipografo è tenuto d’imprimerla, mentre il diritto di manifestare le opinioni è in tutti inviolabile, e che per essere rispettati nella propria, bisogna che tutti rispettino 1’ altrui. » Scortato da questo documento che a tranquillità del Tipografo, nonché ad onore del Comitato apporrò in fine della stampa, mi sarà assai facile rinvenire Tipografi che me la imprimino. Venezia, li 25 Maggio 1848. GIUSEPPE SOLER. COMITATO DI PUBBLICA SORVEGLIANZA. Al Cittadino Giuseppe Soler. Venezia, il 24 Maggio 1848. hi risposta della vostra istanza 24 maggio corrente vi dichiariamo che nel nostro libero reggimento ognuno può manifestare con le ]>arole e con gli scritti e con la stampa quelle opinioni che crede. Non possiamo per altro fare alcuna ingiunzione ai Tipografi, come voi chiedete, giacché, mentre noi riconosciamo in voi, o Cittadino, il diritto di poter liberamente manifestare le vostre idee, dobbiamo del pari rispettare nei Tipografi stessi quello di poter disporre a loro piacimento dei loro torchi. È cosa inutile di assicurarvi che non in emessa alcuna disposizione restrittiva della libertà della stampa. IL COMITATO (L. S.) BELLINATO. — COMELLO. — ZEN. Gera. 27 Maggio. sulla unione dei Lombardi e Veneti col Piemonte. A Roma, a Torino., a Firenze, a Milano, a Venezia, a Parma, a Modena, a Napoli od in Sicilia, in ogni città d’Italia si vuole risolutamente la indipendenza italiana. Non v’ha Regno, non Provincia, non Comune che pon gbbja raccolto e non raccolga forze, non appronti armi, non invii guer-