328 questa nuvola di gente, tanto più si scopriva grande il numero, finché si potè conoscere essere gli austriaci; a tale avviso dato dalla torre non si sgomentarono i cittadini e si apparecchiarono alla difesa. Avvicinatisi i tedeschi occuparono tosto S. Lucia, Porta Padova e Porta Monte, senza dare alcun segno di ostilità; ma giunti quasi vicino alla Rotonda fecero una scarica di fucile, alla quale risposero gli Svizzeri con un colpo di cannone, la vanguardia si ritirò sotto a una tesa e sembrava non volesse muoversi di là; ma il generale Durando gli fece scagliare alquanti razzi per snidarli. Incendiata la tesa, questi ditlilarono per avvanzarsi, ma il cannone degli Svizzeri e la moschetteria dei Pontifìcii li colpì e si videro a cadere molti uomini. Qui cominciò 1111 forte e sanguinoso attacco che durò 7 ore, avendo sempre avuto la peggio l’inimico, e lo dimostrò col fatto avendo dato un momento di tregua il fuoco, e fatto un qualche piccolo movimento retrogrado ; cosicché per due ore vi fu come 1111’ apparente tregua, non udendosi chea lunghi intervalli qualcbe tiro di cannone. Intanto dalla torre si vide altra gente avvicinarsi, e sempre colla speranza che fossero le truppe di Carlo Alberto, si rincoravano i cittadini, ma pur troppo era questo 1111 rinforzo peli’ inimico forse maggiore del primo. Avvisati di questo i nostri non si sgominarono, che anzi erano disposti a respingerli fino all’ ultimo sangue. Conscii i tedeschi del vicino rinforzo cominciarono un secondo attacco, clic fu più terribile e micidiale del primo da ambe le parli, e già il generale Durando conoscendo di non poter far più fronte ad un numero tre volte maggiore del suo, innalzò bandiera bianca; ma accortosi di questo i Pontilicii a furia di schioppettate la abbassarono e di nuovo fu inalberala la bandiera rossa. Questo terzo attacco fu il colpo decisivo ; i tedeschi volevano prendere le posizioni del monte, e formati al care si preparavano ad ascendere; ma i nostri cannoni li mitragliavano ed i croati cadevano a cenlinaja, e tosto venivano rimessi; di nuovo mitragliali, (li nuovo rimessi, e così via via finché giunsero a farsi le barricate a forza di cadaveri e poterono così guadagnare la posizione importante del monte Borico. La presa del monte costò ai tedeschi più di 4000 uomini. Costretti i nostri a ritirarsi continuar volevano il combattimento, ma 1 inimico rivoltò i cannoni sulla città ed era disposto a ridurla un mucchio di sassi se non si fossero resi. S’inalberò bandiera bianca, e si capitolò. La resistenza nei nostri fece maravigliare Y inimico, quando seppe che soli 10000 uomini e 40 cannoni seppero resistere per 48 ore continue contro un formidabile esercito forte di 40000 uomini, oOO cavalli e circa 118 cannoni e di più assaliti da tre parti. La presa di Vicenza costò ai tedeschi tanta gente, quanta forse non gli avrebbe costalo una battàglia decisiva, se non si volesse paragonarla a quella di Waterloo. Molti carra di morti furono trasportati dai tedeschi, e molti cadaveri si trovarono ancora sparsi per i dintorni. Si calcolano a 6000 i morti dalla parte nemica, è 1111 mila dalla nostra, e fra questi si compiangono molti distinti cittadini.