Ma, la rea schiatta, il perfido Teutonico drappello Si ringrossava al subito Ruggito d’un Appello, E 1* orde detestate Per monti e per vallate Irruppero sacrileghe Sul sacrosanto aitar. Temeansi infami adulteri, Incendiatori vili, E strozzator di bamboli, E rubator di ovili; Temeano i pii vicini Gli esposti ¡or confini, E il ferro e il fuoco scesero Sul pnpol che tremò. Venne He Cahlo e libera Sciolse la sua parola; Venne Re Carlo e vennero, Nutriti alla sua scola, I figli e i suoi soldati Per Lui rigenerati; Venne Re Carlo, cd itali Brando e pensier spiegò. Sotto il vessillo ausonio Si rinserrar fratelli ; Dall’Alpi al Faro accorsero, D'amor fraterno belli, ¡ttigliaja d’ animosi Padri, figliuoli, sposi Per ridonare a Italia L’aura di libertà. Ferve or la guerra e tacciono, E taceranno in tutti Le idee che signoreggiano Sovra i fraterni lutti; Ferve la guerra, e sola Sol’ una è la parola, Che a tutti sta nell’anima! L’Italia vincerà. Ma, dal guancial di sterili Alghe i securi figli Lascian deserti i trepidi Dell’Austria fra gli artigli? 284 Questa demente Donna Sveste la propria gonna, L’ oro profonde e scingersi Per fin dell’armi osò. Pria di posar sui tepidi Di sangue allori suoi, A mille a mille accorrono ] milanesi eroi Dove il periglio incalza; Venezia, nuda e scalza, A mille a mille accorrere I figli suoi lasciò. E cjuegli stessi, improvvidi! Lui ¡’oro e il braccio scese Dalla demente libera, Che sangue ed oro spese Per ridonar la vita A chi chiedeva aita, Gli stessi ora disertano Vinti da vii timor. Pria le preghiere — e n’ebbero Oro, soldati ed armi; Indi il comando — c vinsero: Or diserzione e Carmi !... Cedete alla vergogna Della crudel rampogna ; Via lo straniero! e, libero, Giudichi il vostro cor. Per voi, Poeta, il facile Verso, era meglio vólto A quelli o ingrati, o timidi, Che àn chiesto tanto e àn tolto E, qual demente appunto, Lasciarono in un punto Sovra guanciale sterile Venezia riposar! Siam di Re Carlo, o vogliasi Altro governo scéne, Sia che si voglia : attendasi II fine delle guerre; Ma fino al dì che tutta L’oste non sia distrutta Saria vigliacco il vendersi, Vigliacco il disertar. 8 Giugno. Ili COVIMI) PROVVISORIO DELLA BEFUBBLIC4 tBMi Considerando che la strada ferrata lombardo-veneta è un Mezzo rapidissimo di comunicazione tra la città di Venezia ed alcune delle provincie venete, e perciò nelle presenti circo* slanze altamente interessa la sicurezza dello Stato*