452 Dopo osservazioni (li divèrsi., si votano gli articoli del regolamento, che emendato risulta come segue. Regolamento approvalo nella seduta 3 luglio -1848 per l’ Assemblea dei Deputati della provincia di Venezia convocata col decreto 3 giugno 4848 N. 7714. 1. Sui temi l.o e 2.° sarà votato per iscrutinio segreto, e sarà stabilita come risoluzione dell’Assemblea quella che in tale scrutinio avrà riportata la maggiorità assoluta dei voti. 2. Sovra ogni incidente sarà votato per alzala e seduta, se nel singolo caso l’Assemblea non volesse una votazione diversa. 3. La elezione di ciascun membro del Governo si farà per ischede, e fra i tre che avranno il maggior numero di schede sarà eletto per ballottazione quello che riporterà la maggiorità assoluta di voti. 4. Il presidente dell’Assemblea ha pieno potere discrezionale per mantenere P ordine nell’ Assemblea medesima e nella sala. 5. In caso d’impedimento del presidente, il vicepresidente seniore esercita il potere dell’ articolo precedente. 0. La proroga o chiusura della discussione è pronunciata dall’ Assemblea. Il presidente domanda se, dietro proposta di alcuni che vorrebbero tolte al più presto le dubbiezze presenti, si abbia a passare alla discussione dei due primi temi proposti all’Assemblea; ma, stante Fora tarda, un altro domanda che si protragga a domani una cosa tanto interessante. Manin dice, che nessuno ha più fretta di lui di levarsi dalle pre--senti dubbiezze; ma bisogna avere almeno l’apparenza di discutere con franchezza e con pienezza questioni sì vitali. 1 corpi sono stanchi. Ci vuole niente lucida e libera per discutere. Si proroghi a domani. Si aspettò tanto, si aspetti altre ventiquattro ore. La sessione si leva alle ore 8 poni., ed è prorogata al domani alle ore 9 antim. 4 Lucilio. (dalla Gazzetta) Poscritto. ore 4 pomeridiane. Sospendiamo la tiratura del giornale per annunziare una grande e importante notizia, L’Assemblea provinciale della Repubblica veneta, nella sessione d'oggi, dopo gli eloquenti discorsi del deputalo Bellinato e del ministro delle opere pubbliche e dell’interno, Paleo capa, e alcune calde, e veramente italiane parole del presidente Manin, con cui esortava i rappresentanti a sagrilicare sull'aitar della patria ed alla grande idea dell’unione italiana, ogni opinione politica che potesse per il momento opponisi, deliberò, alla grande maggioranza di 150 voli contro 5, che la questione relativa alla presente condizione politica debba essere decisa subito, e non a guerra finita.