434 grave congiuntura commovono gli animi, la Guardia civica veneta deve più che mai ricordarsi l’altezza della missione affidatale; missione che adesso diventa più solenne ed augusta. L'Assemblea, che sfa per adunarsi, ha il diritto di dar principio, seguito e compimento alle sue deliberazioni, senza che alcuna manifestazione d’uno o d’altro partito venga a turbarle. La Guardia civica deve vegliare attentamente, assiduamente, reprimere ogni tentativo di tumulto, ogni cosa che potesse compromettere l’ordine pubblico da qualunque parte movesse. Essa deve rispettare in tutti il diritto della libera individuale opinione (quel medesimo che dev’essere rispettato in ciascuno degli individui che la compongono), ma invigilare nel tempo stesso e reprimere qualunque modo men che moderata e meu che legale di far valere questo diritto. Ciascuno vuole certamente nella propria intenzione il beue durevole di questa sua patria: ciascuno sappia che a questo scopo santissimo non si arriva che per le vie della moderazione e dell'ordine, e che l’ordine e la moderazione guadagnano peso alle opinioni, del cui valore sono invece triste argomento gl’impeti e le violenze. La Guardia civica se ne persuada la prima: tranquilla e dignitosa, faccia il dover proprio, ed aspetti il voto dell’Assemblea, rappresentante quello dei cittadini; vigile e sicura prevenga e disperda ogni malvagio disegno, ed operando con quella calma che appartiene ai veramente forti, essa guadagnerà un nuovo titolo alla gratitudine di tutto il paese già per essa redento dalle catene straniere. Estratto dall’ ordine del giorno 29 giugno -1848. ——— | La rivista che ebbe luogo ieri sul campo di Marte e pel numero delle Guardie che vi accorsero, e per la loro tenuta in generale, merita l’encomio di questo Comando, il quale intende valersi frequentemente di questo mezzo per accertarsi col fatto dei progressi delle Guardie, e negli esercizii e nella disciplina militare. E questa e quelli concorreranno egualmente a rendere la nostra Guardia degna della sua alta missione. Il Comando generale raccomanda nuovamente e vivamente l’ordine e la moderazione, sovra tutto in questi giorni, nei quali l’Assemblea, che sceglierà i futuri nostri destini, sta per raccogliersi. La Guardia deve tutelare la libertà delle discussioni, la inviolabilità del consesso; ed ella saprà farlo. Ogni individuo, che forma parte della Guardia, cui sono libere, come ad ogni cittadino, le espressioni delle sue simpatie, sempre eminentemente italiane, sarà couvinto, che, all’avvicinarsi dei giorni solenni dell’Assemblea, debbasi evitare ogni ulteriore dimostrazione, che potesse dar pretesto Il generale, in capo MENGALDO. Il colonnello capo dello stato maggiore Berti. 2 Luglio. Gazzetta) COIilO GENERALE DILLA GUARDIA CIVICA.