380 calunniose ed infami le accuse divulgate contro la Città di Padova, « contro il suo Comitato, accuse le quali partire non possono, che da coloro che spargono il mal umore, e la dissensione fra le popolazioni, onde impedire la Unione Italiana, servendo eosì mirabilmente alle mire dell’Austria, cui tanto preme d’impedire la nazionalità Italiana. UN CITTADINO VENETO. 16 Giugno. colmo sotinolili dilli cittì’ e dei forti di temi ore 5 pomerid. ORDINE DEL GIORNO A TUTTI I SOLDATI CHE SI TROVANO IN VENEZIA. Soldati! L’ordine e la quiete di questa Città che siete accorsi a difendere, esige da voi rispetto inviolabile alla disciplina militare. Parecchi inconvenienti hanno dato argomento a reclami giusti e ripetuti sulla osservanza di questa disciplina che io caldamente vi raccomando. Non è ragionevole che il lagno meritato dai pochi si aggravi sui più. Quindi riesce indispensabile che tutti i Soldati, a qualsiasi Corpo appartengano, al battere della ritirata rientrino nelle loro Caserme. Le ronde della Guardia civica sono incaricate di tradurre alle caserme, od alloggi privati, tutti quei militari che non fossero muniti di un permesso regolare in iscritto dal Superiore del Corpo di cui fanno parte e girassero per la citlà dopo l’ora prefissa. Chi si opponesse verrà arrestato c sottoposto alle vigenti leggi di guerra. Il Generale ANTONINI. 16 Giugno. (dalla Gazzetta) Uffizioli, sotto uffizioli e soldati del corpo di armata napoletana che varcaste il Pò. ORDINE DEL GIORNO. Voi, seguendo il vostro Generale, mostraste di avere la prima virtù del soldato, l’ubbidienza; e seguendo il vessillo italico in questa guerra sacra, a dispetto di servili abitudini, di seduzioni e di minacce, vi rendeste benemeriti di tutta quanta la nazione. Allorché la parte d’Italia ;